A lungo gli scienziati dubitavano che fosse possibile parlare del linguaggio degli animali in quanto tale. Tuttavia, non sanno parlare e il fatto che possano scambiarsi informazioni in qualche modo misterioso non è ancora un indicatore.
Tuttavia, gli studi di molti biologi e zoologi hanno confermato l'ipotesi che gli animali abbiano un certo "codice" che consente la trasmissione delle informazioni. Inoltre, questo codice utilizza tre canali di comunicazione:
- Olfattivo. L'olfatto negli animali è molto meglio sviluppato che negli umani. Molte specie di animali sono dotate di ghiandole speciali che secernono sostanze dall'odore forte specifiche di questa specie, le cui tracce l'animale lascia nei luoghi della sua permanenza e segna così i confini del suo territorio.
- Visivo. Proprio come gli esseri umani, gli animali ricevono la maggior parte delle loro informazioni visivamente. Pertanto, l'osservazione della postura e dei movimenti del corpo consente a quasi tutti gli animali di conoscere le intenzioni di un altro rappresentante del mondo animale. La maggior parte delle informazioni è data dai movimenti della coda e delle orecchie di un altro animale.
- Uditivo. Questo canale di comunicazione è importante per gli animali per il seguente motivo: lo scambio di informazioni può avvenire a distanza o in condizioni di scarsa/mancanza di visibilità. Ad esempio, gli uccelli nei boschetti costieri trasmettono informazioni agendo esclusivamente sul canale uditivo dei loro vicini.
Caratteristiche del linguaggio animale
più caratteristica principale La comunicazione animale è il suo carattere emotivo. Quasi tutti gli elementi del linguaggio degli animali hanno una pronunciata colorazione emotiva. Se traduciamo i suoni prodotti dagli animali in diverse situazioni, nel linguaggio umano, si scopre che si tratta di esclamazioni espressive come "Attenzione!", "Pericolo!", "Salva te stesso!", "Attenti!", "Vattene!".
Parlare dell'alfabeto in relazione alla comunicazione animale è estremamente difficile, ma molte specie animali comunicano usando approssimativamente dai 10 ai 20 segnali sonori, le cui combinazioni consentono, a seconda della situazione, di trasmettere un'ampia varietà di informazioni.
Se parliamo di singole specie di animali e uccelli, l'insieme dei segnali nel loro "alfabeto" è molto vario:
- rane - 6,
- galline e galli emettono rispettivamente 13 suoni diversi e 15,
- maiali - 23,
- delfini - 32,
- volpi - 36,
- scimmie - più di 40,
- tette - 90,
- torri - 120,
- cavalli - circa 100 suoni,
- corvi - fino a 300.
Comunicazione di vari animali
L'espressione "muto come un pesce" non è del tutto vera. Stranamente, i pesci non sono così creature "senza voce" come pensavamo. Ad esempio, il sugarello può emettere suoni molto simili all'abbaiare, la bottatrice di mare può rimbombare e grugnire espressamente. Allo stesso tempo, la potenza sonora di alcuni pesci marini è molto elevata e i suoni che spesso emettono hanno portato all'esplosione di mine acustiche durante la seconda guerra mondiale.
Gli scienziati distinguono tre tipi di segnali utilizzati dai pesci:
- minaccia - come avvertimento dai forti ai deboli;
- avvertimento - dato ai forti dai deboli;
- grido di battaglia - usato durante i combattimenti.
C'è anche un segnale di pericolo specifico per ogni specie. Anche i suoni della deposizione delle uova dei pesci sono molto diversi, si diffondono molto lontano.
Il linguaggio degli uccelli è molto più ricco. Contiene dozzine di segnali sonori: angoscia, avvertimento, cibo, corteggiamento, accoppiamento, aggressivo, stormo, nidificazione e così via.
Il canto degli uccelli ne ha abbastanza un gran numero di significati e può essere compreso da un altro uccello a seconda della situazione. La stessa canzone può servire come segnale per attirare una femmina o come segnale di occupazione del territorio.
Il linguaggio dei predatori combina sia il linguaggio del corpo che la comunicazione sonora avanzata. Il "canto corale" è organizzato da animali da soma come lupi, iene, sciacalli e altri.
Di particolare rilievo è il linguaggio di comunicazione caratteristico dei primati. Gli scienziati sono giunti alla conclusione che il significato emotivo dei suoni vocali delle scimmie coincide quasi completamente con quello umano. La lingua delle scimmie ha anche molti elementi sonori simili nel suono agli elementi fonetici del linguaggio umano.
Per quanto riguarda i tentativi di insegnare alle scimmie a parlare, non hanno avuto successo. Ciò è dovuto al fatto che l'apparato vocale e i suoi centri di controllo nel cervello delle scimmie sono disposti in modo completamente diverso. D'altra parte, sono stati condotti numerosi esperimenti piuttosto riusciti sull'insegnamento ai primati (principalmente scimpanzé e gorilla) del linguaggio dei sordomuti.
La comunicazione degli animali tra di loro è focalizzata su obiettivi e compiti diversi da quelli umani, tuttavia, viene svolta con successo e può essere osservata e studiata, aprendo il mondo della vita dai lati più inaspettati.
La vita degli animali nel gruppo è ordinata. Ci sono alcune regole di condotta che tutti i membri della comunità seguono.
Allo stesso tempo, si influenzano a vicenda, sono costretti a cedere l'uno all'altro. La comunicazione (scambio di informazioni tra singoli individui) è la leva più importante sia per stabilizzare che per destabilizzare la struttura delle associazioni animali. L'insieme degli strumenti di comunicazione dipende dalla complessità dell'organizzazione della comunità e dalla psiche dei suoi singoli membri. Più complessa è la psiche di un animale, più ricco è l'arsenale di segni e segnali che assicurano la comunicazione degli individui. Il linguaggio della comunicazione degli animali con una psiche altamente sviluppata non si limita alle posture rituali. In tali animali, la colorazione emotiva delle azioni si nota con espressioni facciali pronunciate e vocalizzazione sviluppata di azioni e intenzioni.
Gli animali comunicano attraverso diversi canali di comunicazione. Il comportamento di un individuo in una comunità animale si basa su input afferenti da analizzatori visivi, uditivi, olfattivi, tattili, del dolore e di altro tipo. In alcuni casi, gli animali percepiscono ed emettono essi stessi segnali speciali: ultrasuoni e infrasuoni (balene, i pipistrelli, elefanti), radiazione infrarossa (insetti, serpenti), campo elettrico (pesci elettrici), ad es. quando comunicano tra loro, gli animali usano gli stessi meccanismi di ricezione degli stimoli come nei rapporti con l'ambiente esterno.
Per la trasmissione mirata di informazioni negli animali in evoluzione, è stato sviluppato un insieme di segnali tipici della specie. Questi segnali sono comprensibili e adeguatamente percepiti, prima di tutto, dai rappresentanti di questa specie (gruppo). Alcuni segnali sono destinati a rappresentanti di altre (forse tutte) specie animali (nemici, concorrenti alimentari e territoriali).
In un gruppo, ogni animale controlla le azioni dei suoi vicini più prossimi. All'interno della mandria, queste azioni sono tipiche della specie, cioè comprensibili a tutti i membri di una data associazione. In numerose associazioni, un animale non è in grado di tenere traccia di tutti i compagni di tribù. E il gruppo deve rispondere adeguatamente e armoniosamente ai cambiamenti dell'ambiente esterno. La reazione di un banco di pesci (zebrafish, acciughe) è quasi istantanea, anche se il pericolo viene percepito solo dagli individui che si trovano nella fila esterna del banco al momento del pericolo. Studi speciali hanno dimostrato che la velocità di propagazione di un'onda di eccitazione in un banco di pesci è 10 volte superiore alla velocità di lancio di un individuo. Com'è possibile?
È interessante osservare un gregge di pecore che torna a fine giornata alla stalla, dove a volte i pastori lasciano una prelibatezza: grano, foraggi misti. I leader si precipitano prima all'alimentatore. Gli altri stanno spingendo da dietro con grande impazienza. Tuttavia, se quella sera la mangiatoia è vuota, i capi del branco emettono suoni delusi come "meee!". Il segnale di malcontento viene immediatamente ripetuto dai vicini più vicini e trasmesso lungo la catena alle pecore più lontane dalla mangiatoia. Di conseguenza, l'intero gregge riorienta istantaneamente il suo movimento, perdendo interesse per l'alimentatore. In questa situazione, letteralmente in un secondo, le informazioni sonore raggiungono tutti i membri della comunità e il movimento del gregge ha un carattere completamente ordinato.
La comunicazione animale è facilitata dalle caratteristiche morfologiche tipiche della specie: colore del corpo, forma e dimensione delle corna, coda. Papere, anatroccoli, galline e altri pulcini si congelano quando vengono presentati con un finto falco e iniziano a squittire invitanti alla vista di un modello in compensato che ripete i contorni di un'oca, un'anatra o una gallina. Queste forme sono poste nelle basi genetiche per il riconoscimento degli stimoli vitali, cioè sono qualità innate dei nidiacei.
L'imprinting postnatale precoce è di grande importanza per il riconoscimento del sesso. In molti animali durante questo periodo, l'immagine della madre è impressa come una tipica rappresentante femminile di questa specie. L'imprinting assicura anche il riconoscimento dei parenti dal modello dell'immagine materna.
Un valore informativo molto importante per gli animali è la dimensione di un membro della tribù o rappresentante di un'altra specie. Ciò è chiaramente dimostrato dall'esperimento con rane e rospi. Un oggetto della stessa forma, ma di dimensioni diverse, viene percepito in modo diverso dall'animale.
Il rospo è spaventato da un grande quadrato e si nasconde alla vista di un tale oggetto. Ma nel caso in cui il quadrato sia più piccolo, attiva il comportamento esplorativo dell'animale.
Anche l'occhio e l'interpretazione biologica delle dimensioni di un oggetto appartengono alle proprietà innate degli animali. La taglia del membro della tribù è una forte prova del suo vantaggio fisico in gatti, cani e altri animali. Misurare parti separate corpo ha anche un certo valore informativo. Questo si riferisce alla dimensione delle corna di arieti e cervi. Il sorriso dei predatori non è altro che una dimostrazione delle dimensioni delle zanne.
Di particolare importanza è un insieme di posture e azioni rituali che attivano algoritmi di comportamento rigorosamente definiti tra i parenti. Segni separati, in termini di N. Tinbergen e K. Lorentz, sono stimoli scatenanti.
A. A. Ukhtomsky una volta notò che qualsiasi accarezzamento di un gatto in uno stato di estro porta al fatto che il gatto assume una posa per l'accoppiamento con un gatto. La renna femmina si comporta in modo simile. Se il cervo nell'imbracatura "fluiva", allora il colpo con il palo (messaggio) ha esattamente il risultato opposto. Il cervo le dà il didietro, cioè si sostituisce alla gabbia.
Le posture possono anche avere un risultato che rallenta la locomozione. Quindi, in un lupo in combattimento, un individuo più debole sostituisce un collo ricurvo (arteria carotide, vena giugulare), cioè la parte più vulnerabile del corpo. Il risultato di questo comportamento apparentemente illogico dell'individuo più debole è che il chiaro vincitore pone fine al combattimento. La postura di mostrare il ventre non protetto dello sconfitto in posizione supina con le gambe distese verso l'alto ha lo stesso effetto protettivo, ad es. i predatori hanno una serie di segnali, il cui significato contestuale viene letto come “Mi arrendo perché riconosco la tua forza. " Pertanto, i combattimenti dei lupi non sono accompagnati da un risultato mortale. I canidi, come i gatti, hanno la coda Grande importanza come strumento di comunicazione. È probabile che l'aumento del conflitto nei cani di razze come schnauzer, boxer e altri, il cui standard suggerisce il taglio della coda, risieda in parte nel fatto che altri cani non sono in grado di comprendere le intenzioni dei loro parenti senza coda. Un'importante fonte di informazioni attese cade dalla loro comunicazione. E questo provoca ansia e porta ad azioni aggressive.
Simili stereotipi di comportamento in situazioni di conflitto dimostrare corvidi (corvi, torri, corvi). Il perdente espone al vincitore l'occhio non protetto o la parte posteriore della testa.
Le scimmie hanno una peculiare postura di sottomissione.
Alcune specie animali (scimmie, gatti, cani) hanno espressioni facciali ben sviluppate che vengono utilizzate per la comunicazione. Le espressioni facciali di scimmie e gatti sono particolarmente espressive. Sui loro volti si leggono non solo le intenzioni, ma anche le sfumature stato emozionale(paura, rabbia, desiderio), che sono esaltate dalla posizione delle orecchie, della testa, della coda, della postura di tutto il corpo. I loro messaggi facciali sono così comprensibili e convincenti che il più delle volte una coppia di gatti in conflitto risolve il loro questioni controverse senza litigare.
I segnali più accessibili e comuni (rispetto alle espressioni facciali) nel regno animale sono i segnali chimici. Questi segnali sono usati per marcare il territorio, allertare sui cambiamenti nello stato fisiologico dell'organismo. Lupi, orsi e altre specie animali usano "profumi" per camuffare la propria persona. A tale scopo, i canini cadono nelle carogne o nelle feci degli ungulati.
I segnali chimici sono usati dagli animali non solo per attirare l'attenzione. Regolano anche il rapporto tra predatore e preda. Pertanto, i pesci predatori secernono nell'acqua sostanze (cairomoni) che tradiscono la loro presenza e sono ben riconosciute dai pesci pacifici. Quando i tessuti superficiali dei pesci vengono danneggiati, nell'acqua vengono rilasciati segnali di allarme chimico, che avvertono altri animali di un potenziale pericolo.
BD Wisenden et al. un estratto acquoso della pelle di un pesce persico dal naso nero è stato introdotto nella zona litoranea dell'invaso ed è stato registrato con una videocamera il comportamento delle specie ittiche del litorale nella zona sperimentale. Dopo l'iniezione dell'estratto di pelle, il pesce del litorale ha lasciato il campo visivo della videocamera. Il modello predatore, una trota iridea impagliata di 43 cm, ha avuto lo stesso effetto sul comportamento dei pesci. La presentazione simultanea del modello del predatore e degli stimoli di paura chimica ai pesci pacifici ha avuto un effetto più pronunciato.
La vocalizzazione, o notifica sonora, occupa un posto speciale nelle comunicazioni animali. I trilli dell'usignolo, l'ululato del lupo non sono altro che un'applicazione per il territorio. Questo è un avvertimento per gli altri che queste aree di foraggiamento sono già occupate e protette. La vocalizzazione specifica dei gatti ha esattamente lo scopo opposto. Funge da segnale per il raduno di animali solitamente solitari. Anche il gracidio delle rane è un modo per attirare le femmine.
L'ululato di un lupo informa inoltre i vicini che questa persona vive nel distretto. Ciò consente agli animali di tenere i registri dei parenti e costruire progetti di vita basati su questo (creare gruppi familiari, dividere i terreni di caccia, ridurre il livello di aggressività nelle relazioni).
Il livello di sviluppo delle capacità vocali non riflette il grado di sviluppo evolutivo dell'animale. Gli insetti più loquaci (grilli, cicale, cavallette) e gli uccelli. A questo proposito, è significativo che le scimmie abbiano meno capacità vocali rispetto, ad esempio, ai pappagalli.
È stato dimostrato sperimentalmente che la vocalizzazione negli uccelli è il risultato dell'imitazione. Questo è ben noto agli amanti del canto dei canarini, dei pappagalli e dei custodi di corvidi. Quindi, la compagnia di passeri o pappagalli è controindicata per il kenar. Tali vicini rovineranno sicuramente il repertorio anche del cantante più dotato.
Il linguaggio delle posture e della locomozione è ben sviluppato negli insetti sociali. Questi animali formano numerose famiglie con alto livello divisione del lavoro e specializzazione tra i singoli membri. Le famiglie di formiche, termiti, api contano decine e centinaia di migliaia di individui. Ma ogni membro della comunità svolge una funzione socialmente utile rigorosamente definita senza interferire con altri insetti. Guardando gli insetti sociali dall'esterno, si potrebbe pensare che le loro azioni e azioni siano ragionevoli. Tuttavia, non hanno una base morfofunzionale per la mente. Tutte le azioni degli insetti sono istintive. Il coordinamento delle attività degli insetti sociali si basa su capacità sviluppata alla comunicazione dei singoli membri. Sebbene questi animali non dispongano di un secondo sistema di segnalazione, hanno comunque accesso a una varietà di canali di comunicazione. È interessante notare che i simboli astratti sono diffusi nella comunicazione degli insetti, ad es. caratteristiche fisiche i segni usati dagli insetti non hanno nulla a che fare con gli oggetti e i fenomeni di cui informano i membri della comunità.
Un grande contributo alla decifrazione del linguaggio degli insetti sociali è stato dato dal vincitore premio Nobel Carlo von Frisch. Per osservare le api, lo scienziato ha utilizzato un alveare con una parete trasparente. Ha scoperto che le api che sono tornate a casa dalle nuove fonti di nettare, polline che hanno scoperto, si comportano in modo speciale. Vale a dire, eseguono movimenti chiamati "danza" di due tipi: circolari e scodinzolanti. La danza dell'ape è simbolica. Il primo suggerimento era che con queste due diverse locomozioni le api informassero la colonia di nuove fonti di nettare e polline. Tuttavia, studi successivi hanno dimostrato che non è così e tutto è molto più complicato.
Le danze rituali delle api scout indicano alle api operaie l'ubicazione della fonte della tangente e la natura della fonte con grande precisione. Un'ape di ritorno dalla ricognizione assume una certa posa, fa movimenti con le ali, emette determinati suoni e con tutte queste azioni attira su di sé l'attenzione di tutti.
Dopo che le api operaie iniziano a mostrare interesse per lo scout, dimostrando una certa danza, lo scout riporta le coordinate della fonte di cibo. L'ape descrive una figura che assomiglia al numero "8". La linea che collega i cerchi indica la direzione verso la fonte del nettare. Inoltre, può essere dritto e corto, dritto e lungo, oltre che lungo e tortuoso. Più corta è la linea, più vicino è il feed.
Se dettagli la sua danza, puoi scoprire che la linea tra i cerchi non è affatto diritta. Molto probabilmente avrà un aspetto sinuoso. Il numero di curve in questa curva può essere diverso. L'angolo a, formato dalle linee 1 e 2 e misurato dalla direzione dall'alveare al sole, determina la direzione del volo delle api operaie. E la lunghezza della linea tortuosa tra i cerchi determina la distanza dalla fonte del nettare. Inoltre, l'ape scout informa i membri della famiglia con altri mezzi. Sbatte intensamente le ali ed emette certi suoni. Inoltre, lo scout porta nell'alveare il profumo di una nuova fonte di cibo e rilascia feromoni. Lo scout comunica con altri membri della famiglia con l'aiuto delle antenne.
È interessante notare che le api volano verso nuove fonti di nettare sia con tempo sereno che nuvoloso. Inoltre, quando informa le api operaie sulle nuove risorse alimentari, l'ape esploratrice si adegua al cambiamento della posizione del sole durante il giorno. È vero, quando il sole raggiunge il suo apice, le api smettono di volare e aspettano che il sole si sposti di almeno 2-3 °.
Le api eseguono le loro danze al buio e sulle superfici verticali delle cornici. Rimane un mistero come le api ricevano un messaggio in tali condizioni e trasferiscano le informazioni ricevute in un'area specifica. Una cosa è chiara: questo sistema di comunicazione ha alta efficienza. Dopo il contatto con un'ape esploratrice, le api operaie trovano una nuova fonte di cibo abbastanza rapidamente e senza troppe difficoltà a una distanza massima di 10 km.
Molto rimane poco chiaro nelle comunicazioni delle api. Lo stesso K. von Frisch condusse esperimenti, i cui risultati sono difficili da spiegare anche oggi. Il ricercatore ha allestito un alveare con le api su un lato di un'alta collina e l'esca ( sciroppo di zucchero) posto sul lato opposto. Seguendo la logica delle api e le danze delle api scout, ci si aspetterebbe che le api operaie volassero in linea retta sopra la cima della collina per lo sciroppo. Tuttavia, in pratica, tutto si è rivelato non come previsto dagli scienziati. Le api volarono con riluttanza sopra la cima della collina verso la mangiatoia. La stragrande maggioranza dei raccoglitori di nettare costeggiava la collina. Non è chiaro come siano riusciti ad apportare modifiche alla rotta di volo. Ovviamente la danza dell'ape contiene anche informazioni sulla natura del percorso (volare in linea retta o volare lungo una traiettoria complessa).
In altri esperimenti, su una collina è stato posato un tunnel di varie configurazioni (diritto, a forma di L ea forma di U). In tutti questi casi le api hanno scelto il percorso più breve e hanno utilizzato il tunnel proposto. Tuttavia, la danza degli scout era diversa. Era particolarmente difficile quando le api dovevano essere informate sul percorso attraverso il tunnel a forma di U.
Il linguaggio delle api non è stato ancora completamente decifrato. Ma anche quanto già noto è sufficiente per concludere che un alto grado di socialità delle api - animali con un basso livello di sviluppo del sistema nervoso centrale - è diventato possibile grazie a un sistema di comunicazione sviluppato.
Anche il meccanismo con cui le api scelgono nuove fonti di nettare non è del tutto chiaro quando hanno altre fonti di cibo. Dopo tutto, tutti gli animali hanno una regola di economia. La scelta ricade sulla fonte, che non solo ha una qualità di alimentazione più attraente, ma si trova anche più vicino a casa. Un percorso lungo può annullare tutti i vantaggi di una nuova fonte. È dimostrato che in primavera, quando ci sono molti fiori intorno all'alveare, solo un più alto contenuto di zucchero nel nettare può tentare le api con un'altra fonte di nettare, situata a grande distanza da casa. È possibile che la decisione su quale fonte di corruzione utilizzare spetti in larga misura all'ape esploratrice. Nell'arsenale dei suoi argomenti c'è un'arma potente sotto forma di feromoni. Alte concentrazioni di queste sostanze rilasciate dagli scout possono convincere le api a passare a nuove aree di alimentazione. Con l'aiuto della danza, l'ape trasmette informazioni sia sulle fonti di propoli sia su nuovi luoghi convenienti per sistemare un nido durante la sciamatura. La danza dell'ape esploratrice indica anche l'altezza della fonte della corruzione quando si tratta di piante da miele come tiglio, castagno, acero, o quando le api lavorano su terreni molto accidentati con molte colline e valli.
Le api descrivono anche i balli notturni, cioè i balli degli scout che tornavano a casa dopo il tramonto. È stato stabilito che le api hanno uno speciale sottile senso del tempo. Memorizzano le informazioni ricevute dagli scout di notte e le applicano facilmente all'alba durante le ore diurne.
Alle api razze diverse e razze genetiche, sono stati trovati "dialetti" linguistici specifici. Quindi, le api tropicali, organizzate in modo più primitivo, eseguono la loro danza non su una superficie verticale, ma su una superficie orizzontale. Un elemento scodinzolante della danza dell'ape tedesca indica la rimozione della fonte di nettare di 75 m, dell'ape italiana di 25 m e dell'ape egiziana di soli 5 m.
In che modo le api si riconoscono e distinguono "loro" da "loro"?
È stato stabilito che il meccanismo di riconoscimento individuale in questi animali ha una base multicanale. In primo luogo, già all'avvicinarsi all'alveare, le api-guardia riconoscono lo straniero, cioè la natura dei movimenti, aspetto esteriore e, forse, il suono sono proprietà individuali delle api o proprietà caratteristiche di tutti i membri di una particolare famiglia. In secondo luogo, per il riconoscimento individuale dei singoli individui, viene utilizzato un "ritratto chimico", o una caratteristica olfattiva di un individuo. R. Chauvin, eccezionale divulgatore e ricercatore del comportamento animale, sottolinea che non ci sono due famiglie di api, anche viventi nella porta accanto, che abbiano la stessa composizione (e quindi odore) del miele. Ogni colonia di api viene informata sulle fonti della tangente dal suo distaccamento di scout, conducendo la ricognizione della tangente in luoghi differenti. Pertanto, le api operaie in ogni colonia visitano il proprio set di piante mellifere. Inoltre, la composizione del pane d'api e del miele è una combinazione di centinaia e migliaia di componenti che si mescolano in ogni famiglia nella loro proporzione. Pertanto, ogni colonia di api riceve la propria marcatura olfattiva individuale.
Tuttavia, lo schema proposto non è in grado di spiegare come avvenga il riconoscimento individuale degli individui se tutte le api hanno lo stesso odore. E le api distinguono facilmente quelle delle loro compagne che hanno visitato nuovi fiori e portato nuovi odori nell'alveare, diversi da quelli formatisi in questa famiglia di api. Probabilmente, l'etichettatura chimica di tutti i membri della famiglia delle api, oltre a "ungere" con il miele, ha un altro fondamento. In ogni caso, gli esperimenti di Nixon e Ribbends ci permettono di affermarlo. I ricercatori hanno somministrato lo sciroppo radioattivo a sole 6 api in una colonia di 20.000. Il giorno dopo, nel corpo del 70% delle api, è stato trovato fosforo radioattivo, che faceva parte dello sciroppo. Ciò ha portato alla conclusione che nella famiglia delle api esiste un'intensa marcatura reciproca universale dei membri della famiglia con l'aiuto del cibo o di altri segreti. Inoltre, la probabilità di quest'ultima ipotesi è molto alta. Si scopre che ogni collezione, per quanto complessa possa essere, riceve comunque un'ulteriore colorazione chimica, caratteristica solo per una data famiglia di api.
Pertanto, un efficace sistema di comunicazione delle api ha una struttura complessa che prevede l'uso di posture, movimenti, segnali sonori, segni chimici e contatto fisico tra le singole api.
La percezione delle informazioni dai parenti è aggravata o offuscata in ambienti diversi e con diversi stati fisiologici dei destinatari e degli stessi donatori di informazioni.
Le informazioni delle api esploratrici su nuove fonti di nettare in una colonia affamata e in una colonia con favi sigillati sono percepite con interesse diverso e, quindi, hanno conseguenze etologiche diverse.
Lo stato ormonale di un gatto regola in modo significativo la sua reattività ai vari segnali provenienti dall'ambiente esterno e ai segnali inviati da altri gatti. Un gatto che allatta non è interessato ai richiami del maschio. D'altra parte, un gatto estro non si preoccupa dei suoni dei gattini affamati. In un caso, lo stato psico-emotivo dell'animale è determinato da una maggiore concentrazione di prolattina nel corpo del gatto e da un basso livello di ormoni sessuali. In un altro caso, la reattività sessuale della femmina è in gran parte il risultato di un'aumentata attività secretoria delle ovaie.
Un tipo di comportamento dominante può sopraffare un altro. Un gatto affamato, avendo sentito l'attuale femmina nelle vicinanze, andrà a cercarla e ignorerà il topo che gli corre sotto il naso. Un gatto abituato alla libertà di movimento, rinchiuso in una gabbia accanto a un cane, molto probabilmente non toccherà un topo da laboratorio che gli è stato messo accanto. IP Pavlov ha definito questo tipo di commutazione dell'attività comportamentale.
La comunicazione in generale e la percezione dei segnali di altri individui nel branco di pesci è influenzata da fattori ambientali. cibo, attività sessuale negli animali a sangue freddo dipende principalmente dalla temperatura dell'ambiente. Negli uccelli, lo scambio di informazioni è influenzato dalla durata ore diurne. Il loro comportamento sessuale e lo scambio di informazioni ad esso associato si attivano quando le ore diurne raggiungono le 12 ore.
Questi esempi ci convincono che gli animali hanno sviluppato ampie opportunità di interagire tra loro. Allo stesso tempo, risolvono efficacemente il principale problema etologico: il compito di adattare un individuo o un gruppo di animali a un cambiamento nell'ambiente esterno o interno. Anche un branco anonimo si comporta in modo molto efficace in termini di adattamento dei suoi membri alle mutevoli condizioni. E questo accade anche grazie all'uso di metodi specifici di informazione reciproca urgente di tutti i membri di questo gruppo di animali.
Non tendiamo a pensare troppo a quelli che pensiamo siano miagolii, latrati o muggiti senza senso dei nostri fratellini, ma credetemi, sottovalutiamo alcuni dei modi in cui gli animali comunicano.
Traduzione per – Elena Neiman
Non tendiamo a pensare troppo a quelli che pensiamo siano miagolii, latrati o muggiti senza senso dei nostri fratellini, ma credetemi, sottovalutiamo alcuni dei modi in cui gli animali comunicano. Naturalmente, non affermiamo che il topo muschiato possa parlare cinese e il rospo possa recitare Shakespeare nell'originale, ma hanno comunque qualcosa con cui sorprenderci.
1. I gatti miagolano solo per gli umani.
I gatti non usano il loro solito miagolio per comunicare tra loro. Miagolano esclusivamente per gli umani: per salutare, per attirare l'attenzione, per far capire che non gli piace qualcosa, per chiedere cibo, ecc. Usano il linguaggio del corpo e il sibilo per segnalare un compagno. L'unica eccezione a questa regola è quando un gattino miagola alla sua mamma gatta.
2. I cani della prateria non sono così semplici come sembrano.
Indovina qual è l'animale più intelligente della terra? Delfini? Primati? Ma no! Gli scienziati che hanno studiato i cani della prateria, sì, quei roditori apparentemente stupidi che vivono nel deserto, sono giunti alla conclusione che possiedono uno dei linguaggi più complessi (tra gli animali) sulla Terra.
Comunicando tra loro, i cani della prateria sono in grado di descrivere un predatore in i più piccoli dettagli, compreso trasmetterne l'aspetto, le dimensioni e la forma. Inoltre, nel descrivere una persona, un cane della prateria può "dire" di che colore indossa i vestiti e persino se una persona tiene in mano un'arma (secondo almeno, quindi era in uno degli esperimenti).
Per trasmettere tutte queste informazioni, hanno bisogno di un solo grido speciale, della durata di circa 1 secondo.
3 coleotteri usano il codice Morse
I coleotteri si orientano in miriadi di passaggi scavati nell'albero usando un sistema non dissimile dal codice Morse. Sbattendo leggermente la testa contro le pareti del tunnel, lo scarafaggio crea un'eco che gli altri scarafaggi sentono. È stata questa modalità di comunicazione che ha dato loro il nome: lo scarabeo macinino. legno in casa luogo frequente habitat di questi coleotteri. In Inghilterra, per le persone che sentivano bussare di notte, assomigliava al minaccioso ticchettio di un orologio.
Tuttavia, il biologo Andrea Turcalo ha scoperto che le voci degli elefanti sono molto distinte e uniche come le voci umane. Dopo aver studiato il branco di elefanti in Congo per circa 19 anni, Turkalo è in grado di distinguere un elefante dall'altro solo dalla voce. Al momento, lo scienziato sta lavorando a un dizionario di elefanti che, sulla base dell'esperimento, potrebbe avere molte vocali.
5. Le galline parlano alle loro uova e le uova rispondono.
Non c'è niente di strano futura mamma parla con il suo bambino non ancora nato, ma molto probabilmente molte madri sarebbero inorridite se sentissero come rispondono i loro futuri figli. Tuttavia, per una chioccia, questa è una cosa comune. Un giorno prima della schiusa di un piccolo pollo, puoi sentire chiaramente il suo cigolio. Sentendo questo cigolio, mamma pollo ridacchia in risposta al bambino per calmare il suo bambino eccitato.
6. I babbuini odiano il gergo
A poche persone piace la comparsa di nuove parole gergali nella lingua. A quanto pare, nemmeno ai babbuini piace. Gli scienziati hanno condotto un esperimento in cui a sei babbuini sono state mostrate parole diverse per sei mesi: esistente e inventato. I babbuini, invece, dovevano distinguere i primi dai secondi.
E per complicare il compito, le lettere nelle parole erano disposte in modo tale da essere molto simili a quelle esistenti. Ad esempio "dran" invece di "maledetto" e "telk" invece di "talk". Sorprendentemente, i primati hanno identificato le parole con una precisione sorprendente, fino al 75%. Quindi non preoccuparti se hai difficoltà a capire qual è il tuo Bambino piccolo, anche la scimmia sa che molto probabilmente è una specie di abracadabra.
7. Potresti non sentire le rane parlare.
Pensi ancora che solo i cani possano sentire frequenze oltre la portata dell'orecchio umano? Ma una specie di rana del sud-est asiatico, Huia cavempanum, può comunicare usando gli ultrasuoni, che è noto per essere al di là dell'udito umano.
Questa rana può ricevere e riprodurre suoni con una frequenza di 38 kilohertz, che è 18 kilohertz superiore alla soglia dell'udito umano. Gli scienziati spiegano questa straordinaria capacità con i processi di adattamento all'ambiente: la rana vive in zone di acqua rumorosa, dove le basse frequenze sono difficili da distinguere.
8 delfini possono imparare una seconda lingua
D'accordo, la capacità di parlare in sogno piacerà a poche persone, ma l'osservazione dei delfini addormentati ha portato alla conclusione che è in sogno che parlano una lingua diversa. I delfini del parco acquatico francese possono imitare i canti delle balene che si esibiscono nello stesso parco acquatico. Inoltre, i delfini parlano di balena solo nel sonno, mentre da svegli parlano da soli.
9. I pappagalli non si limitano a copiarci.
Alcuni pappagalli copiano semplicemente ciò che sentono, ma alcuni di loro imparano deliberatamente le parole e possono portare avanti i dialoghi. Un pappagallo grigio africano di nome Alex è diventato famoso per la sua capacità di identificare i colori, oltre a comprendere concetti astratti come differenza e distanza. Alex ha persino preso in giro il suo padrone: "E non dirmi di stare zitto!". Poodle è un pappagallo Guinness World Record che conosceva 800 parole al momento della sua morte. Ed En'Kisi, con un dizionario di 950 parole, proprio come Alex scherzava con il suo padrone.
10 Alcuni pesci usano il linguaggio dei segni
No, non agitano le pinne per fare segni individuali come fanno gli umani, anche se sarebbe divertente. Una specie di pesce chiamata cernia corallina muove le pinne in un modo speciale per "parlare" con il resto del branco all'inseguimento della preda.
Allestiscono trappole per la preda e quando ne viene catturata una, le cernie eseguono una sorta di danza del segnale per indicare la presenza della vittima nella trappola. La stessa danza che balla la cernia corallina per “invitare” altre cernie a cacciare: “Hey ragazzi, possiamo andare a caccia questo fine settimana?”.
Il mondo animale è sorprendente e incredibilmente interessante. Osserva le abitudini degli animali un'attività entusiasmante. Possono parlare? Come comunicano tra loro gli animali? I rappresentanti di diverse sottospecie si capiscono?
Animale: i confini del concetto
A seconda dei criteri presi come base, varie interpretazioni la parola "animale". In senso stretto, in un concetto più ampio: tutti a quattro zampe. Da un punto di vista scientifico, gli animali sono tutti quelli che possono muoversi e quelli che hanno un nucleo nelle loro cellule. Ma cosa si può dire di quelle specie che conducono uno stile di vita immobile. O, al contrario, di microrganismi in costante movimento? Se parliamo di come gli animali comunicano tra loro, allora l'attenzione dovrebbe essere rivolta principalmente ai mammiferi, ma anche uccelli e pesci hanno le loro lingue.
Linguaggio animale
La lingua è un complesso sistema di segni. E questo non è sorprendente. Se parli di linguaggio umano, allora è fondamentalmente diverso da altri sistemi di segni in quanto serve per l'espressione linguistica dei pensieri. Parlando di come gli animali comunicano tra loro, si può notare che nella scienza esiste un termine separato per questo processo: "il linguaggio degli animali".
Gli individui a quattro zampe trasmettono informazioni al loro avversario non solo con l'aiuto dei suoni. Hanno un linguaggio del corpo ben sviluppato e espressioni facciali. Gli animali hanno sicuramente più canali di comunicazione rispetto agli umani. Se confronti il modo in cui gli animali e le persone comunicano, puoi trovare molte differenze. Una persona fondamentalmente mette in parole le sue intenzioni, espressioni di volontà, desideri, sentimenti e pensieri. Cioè, l'onere principale va alla comunicazione verbale.
Gli animali, al contrario, usano attivamente quelli non verbali, ne hanno molti di più degli umani. Oltre ai mezzi non verbali inerenti all'uomo (posture, gesti, espressioni facciali), usano (principalmente con l'aiuto della coda e delle orecchie). L'olfatto gioca un ruolo importante nella comunicazione. Pertanto, la lingua come sistema di fonemi e lessemi è assente negli animali. Il modo in cui gli animali comunicano tra loro è come i simboli. La loro lingua è piuttosto i segnali che usano per trasmettere informazioni ai loro parenti.
Lingua di pesce
I suoni prodotti da una persona nel processo di comunicazione sono discorsi articolati. Questa è la capacità dell'apparato vocale di creare fonemi un modo diverso formazioni: scanalate, occlusive, tremolanti, sonore. Questo non è il caso di nessuna specie animale. Tuttavia, il linguaggio dei suoni è inerente a molti animali. Anche alcuni pesci sono in grado di emetterli per informare gli altri del pericolo o dell'attacco.
Ad esempio, una pastinaca fischia, un pesce gatto può grugnire, una passera fa suonare una campana, un pesce rospo ronza, una scyena canta. Il suono nasce in loro con la vibrazione delle branchie, il digrignare dei denti, la contrazione della vescica. Ci sono pesci che usano ambiente esterno creare intenzionalmente suoni. Quindi, uno squalo volpe colpisce l'acqua con la coda durante la caccia, i predatori d'acqua dolce emergono all'inseguimento della preda.
linguaggio degli uccelli
Il canto e il cinguettio degli uccelli non è inconscio. Gli uccelli hanno molti segnali che usano in diverse situazioni.
Gli uccelli emettono suoni diversi, ad esempio, durante la nidificazione e la migrazione, quando vedono nemici e cercano parenti. Sono enfatizzati nelle opere di orale arte popolare, dove l'eroe, che capisce gli uccelli, fa parte della natura. L'apparato uditivo negli uccelli è meglio sviluppato che in altri animali. Sono più sensibili delle persone a percepire i suoni, sono in grado di sentire fonemi più brevi e più veloci. Gli uccelli usano attivamente tali abilità date dalla natura. Ad esempio, i piccioni sentono a una distanza di diverse centinaia di metri.
Nel set linguistico degli uccelli di ogni specie ci sono diversi canti che ricevono con i geni e imparano in uno stormo. È nota la capacità di alcuni uccelli di imitare e memorizzare. Quindi, la scienza conosce il caso in cui il pappagallo grigio africano Alex ha imparato cento parole e ha parlato. È stato anche in grado di formulare una domanda che gli scienziati non sono stati in grado di raggiungere con i primati. Lyrebird dall'Australia è in grado di imitare non solo gli uccelli, ma anche altri animali, così come i suoni creati artificialmente dall'uomo. Pertanto, le capacità vocali degli uccelli sono grandi, ma, va detto, poco è stato studiato. Gli uccelli usano anche mezzi non verbali. Se osservi attentamente come gli animali comunicano tra loro, si noterà anche il loro linguaggio di movimento. Ad esempio, piume soffici indicano la prontezza al combattimento, un grande becco aperto è un segno di allarme, il suo clic è una minaccia.
Linguaggio domestico: gatti
Ogni proprietario, osservando il comportamento dei propri animali domestici, ha notato che sanno anche parlare. Nelle lezioni di storia naturale e del mondo che ci circonda, studiamo come gli animali comunicano tra loro (grado 5). Ad esempio, i gatti possono fare le fusa in modo diverso se chiedono cibo quando stanno riposando. Miagolano accanto a una persona, ma tacciono o sibilano da soli con i parenti, usando il linguaggio del corpo per comunicare.
È particolarmente interessante osservare la posizione delle loro orecchie: sollevate verticalmente significa attenzione, rilassate e tese in avanti - calma, dirette all'indietro e premute - una minaccia, movimento costante delle orecchie - concentrazione. La coda delle creature pelose è un importante dispositivo di segnalazione per gli altri. Se è cresciuto, allora il gatto è felice. Quando la coda è sollevata e arruffata, l'animale è pronto ad attaccare. Omesso: un segno di concentrazione. Movimenti rapidi della coda: il gatto è nervoso.
Linguaggio domestico: cani
Illustrando come gli animali comunicano tra loro, possiamo dire che è anche diverso.
Non solo possono abbaiare, ma anche ringhiare, ululare. In questo caso, l'abbaiare dei cani è diverso. Ad esempio, un latrato silenzioso e raro parla di attirare l'attenzione, uno rumoroso e persistente significa pericolo, la presenza di uno sconosciuto. Il cane ringhia, difendendosi o facendo la guardia alla preda. Se urla, allora è sola e triste. A volte strilla quando qualcuno le fa del male.
I conigli dimostrano come gli animali comunicano tra loro utilizzando mezzi di comunicazione non verbali. Raramente emettono suoni: principalmente quando forte eccitazione e spavento. Tuttavia, il loro linguaggio del corpo è ben sviluppato. Loro orecchie lunghe capace di girare lati diversi fungere da fonte di informazioni per loro. Proprio come cani e gatti, i conigli usano il profumo per comunicare tra loro. Questi animali hanno ghiandole speciali che producono enzimi odorosi con cui delimitano il loro territorio.
Il linguaggio degli animali selvatici
Il comportamento e il modo in cui gli animali comunicano in natura è simile alle abitudini degli animali domestici. Dopotutto, molte cose vengono tramandate attraverso i geni. È noto che proteggendosi e proteggendo il proprio territorio, gli animali selvatici urlano forte e ferocemente. Ma il sistema dei loro segni linguistici non si limita a questo. Gli animali selvatici comunicano molto. La loro comunicazione è complessa e interessante. Gli animali più intelligenti del pianeta sono famosi in tutto il mondo: i delfini. Le loro capacità intellettuali non sono completamente comprese. Sono noti per avere un sistema linguistico complesso.
Oltre a Twitter, disponibile per l'udito umano, comunicano con gli ultrasuoni per l'orientamento nello spazio. Questi fantastici animali sono attivamente in contatto nel branco. Quando comunicano, chiamano i nomi dell'interlocutore, emettendo un fischio unico istantaneo. Sicuramente, il mondo naturale è particolare e affascinante. L'uomo deve ancora imparare come comunicano tra loro gli animali. complesso ed eccezionale, insito in molti dei nostri fratelli minori.