Introduzione.
Nel corso dell'evoluzione, l'uomo è stato vicino alla natura e strettamente connesso con gli animali che lo circondavano. Sono stati a lungo i suoi fedeli aiutanti e amici, quindi una persona ha trasferito loro involontariamente le sue opinioni e abitudini. Gli animali nascono spesso ciechi, sempre indifesi e crescendo si comportano come bambini: mobili, giocosi, giocosi. Molto presto iniziano ad apparire in loro qualità che toccano così tanto le persone: devozione, affetto per il proprietario, sincerità di sentimenti, costante disponibilità ad aiutare. È quindi naturale che una persona comunichi da tempo con i suoi animali - siano essi uccelli o animali - il modo in cui trattava i bambini: li accudiva, li accarezzava, li nutriva, li portava a passeggio, parlava con loro, condivideva i suoi pensieri, sentimenti.
Comunicazione verbale tra uomo e animale un fattore importante nel loro addomesticamento divenne un'abitudine, divenne parte integrante della connessione tra loro. Le persone hanno dato un nome, un soprannome o un soprannome a tutti gli animali della casa e, quando necessario, li hanno chiamati, esprimendo a parole il loro ordine o richiesta. Le stesse azioni di una persona servono da segnale per un animale. Anche gli animali interagiscono tra loro, uno dei tipi della loro interazione è la comunicazione. Non si tratta solo di animali domestici.
Sono in corso molte ricerche per identificare le caratteristiche del linguaggio e della comunicazione degli animali. Tuttavia, la questione del loro abilità comunicative rimane aperto oggi.
In questo saggio cercherò di studiare alcune delle caratteristiche del linguaggio e della comunicazione degli animali, oltre a considerare gli studi sperimentali che vengono condotti con l'obiettivo di insegnare agli animali la lingua.
Linguaggio e linguaggio degli animali.
Il linguaggio sonoro è importante per gli animali, con l'aiuto del quale non solo esprimono il loro condizione emotiva, ma si trasmettono anche informazioni molto significative sulle loro intenzioni, sull'ambiente e sulle azioni collettive necessarie.
Sin dai tempi antichi, le persone hanno creduto che ogni specie di animale avesse il proprio linguaggio, inerente e comprensibile solo a se stesso. Usandolo, gli uccelli parlano irrequieti, si stringono in stormi e vagano da un posto all'altro in cerca di calore e cibo, oppure volano via quando sentono un segnale di pericolo e allarme. Durante la stagione degli amori, le colombe tubano dolcemente, le cicogne tubano e ballano, il fagiano di monte emette rumori forti e gli usignoli organizzano concerti da solista per eclissare i rivali.
Gli animali hanno il loro "linguaggio" che esprime il loro stato. Il ruggito di un leone si sente in tutto il distretto - con questo il re degli animali annuncia ad alta voce la sua presenza, e questo fa gelare il sangue di caprioli e antilopi nella savana. Il capo degli elefanti, il più anziano e intelligente del branco, suona invitante, alzando la proboscide, raccogliendo elefanti per un'escursione nella giungla alla ricerca di buoni pascoli. L'alce fa un forte richiamo, andando a combattere con un rivale per la femmina.
I suoni emessi dagli animali sono segnali che esprimono il loro stato, desideri, sentimenti di rabbia, ansia, amore. Il linguaggio di una persona si esprime attraverso il suo discorso colloquiale e definito dalla ricchezza vocabolario- per alcuni è luminoso, ampio, per altri è semplice, primitivo, povero di contenuti. Qualcosa di simile accade negli uccelli e negli animali: in molti di essi i segnali-suoni emessi sono diversi, polifonici, mentre in altri sono rari e inespressivi. Ma ci sono anche uccelli completamente stupidi: avvoltoi che non emettono un solo suono.
Nel mondo animale è molto diffuso il "linguaggio" degli odori. Gli animali delle famiglie felina, mustelide e canina “segnano” i confini del territorio in cui vivono. Con l'olfatto, gli animali determinano la maturità degli individui, rintracciano le prede, evitano nemici o luoghi pericolosi: trappole e trappole. Esistono altri canali di comunicazione tra gli animali e l'ambiente associati ai campi bioelettromagnetici e ai segnali acustici: localizzazione elettromagnetica nel pesce elefante del Nilo, ecolocalizzazione ultrasonica in pipistrelli, alta frequenza segnali sonori- fischi nei delfini, allarmi infrasonici negli elefanti. I pesci emettono molti suoni diversi e caratteristici, usandoli per comunicare in uno stormo. I segnali che emettono variano a seconda dello stato del pesce, dell'ambiente e delle loro azioni. Scienziati americani hanno scoperto che i pesci tossiscono, starnutiscono e sibilano se la temperatura dell'acqua non soddisfa le condizioni in cui dovrebbero trovarsi.
La segnalazione sonora esiste in tutte le specie animali: i polli emettono 13 suoni diversi, le rane - 6, i galli - 15, le tette - 90, le torri - 120, i maiali - 23, i corvi - fino a 300, i delfini - 32, le volpi - 36, le scimmie - più 40, cavalli - circa 100 suoni. Questi suoni trasmettono lo stato emotivo e mentale generale degli animali: la ricerca di cibo, ansia, aggressività, gioia della comunicazione.
Diversi tipi di animali hanno la loro lingua, che è un mezzo di comunicazione, comunicazione. Grazie a lui vengono trasmesse informazioni dettagliate su tutto ciò che accade loro.
Nella filogenesi, la parola originariamente fungeva, probabilmente, da mezzo di comunicazione tra le persone, un modo per scambiare informazioni tra di loro. Questa ipotesi è supportata dal fatto che molti animali hanno sviluppato mezzi di comunicazione e solo gli umani hanno la capacità di usare la parola per risolvere problemi intellettuali. Negli scimpanzé, ad esempio, troviamo un linguaggio relativamente sviluppato che è per certi aspetti simile a quello umano. Il linguaggio degli scimpanzé, tuttavia, esprime solo i bisogni organici degli animali e i loro stati soggettivi. È un sistema di espressioni emotivamente espressive, ma mai un simbolo o un segno di qualcosa al di fuori dell'animale. Il linguaggio degli animali non ha quei significati di cui è ricco il linguaggio umano, e ancor più significati. In varie forme di comunicazione gestuale-mimica e pantomimica degli scimpanzé, i movimenti emotivi ed espressivi sono in primo luogo, sebbene molto luminosi, ricchi di forma e sfumature.
Negli animali, inoltre, si possono trovare movimenti espressivi associati alle cosiddette emozioni sociali, ad esempio gesti speciali: saluti reciproci. Gli animali superiori, come dimostra l'esperienza di un'attenta osservazione della loro comunicazione, sono esperti nei reciproci gesti e nelle espressioni facciali. Con l'aiuto dei gesti esprimono non solo i loro stati emotivi, ma anche impulsi diretti ad altri oggetti. Il modo più comune in cui gli scimpanzé comunicano in tali occasioni è avviando il movimento o l'azione che vogliono imitare o che vogliono indurre un altro animale a compiere. I movimenti di presa servono allo stesso scopo, esprimendo il desiderio della scimmia di ricevere qualche oggetto da un altro animale. Molti animali sono caratterizzati dalla connessione di movimenti emotivi espressivi con specifiche reazioni vocali. Apparentemente, è alla base dell'emergere e dello sviluppo del linguaggio umano.
Per molti animali la parola non è solo un sistema di reazioni emotive ed espressive, ma anche un mezzo di contatto psicologico con i propri simili. Lo stesso ruolo, che si forma nell'ontogenesi, la parola gioca inizialmente negli esseri umani, secondo almeno, di età inferiore a un anno e mezzo. Anche questa funzione vocale non è ancora associata all'intelletto. Ma l'individuo umano non può essere soddisfatto di una capacità così limitata ruolo comunicativo discorso. Per trasmettere qualsiasi esperienza o contenuto di coscienza a un'altra persona, non c'è altro modo che il significato delle dichiarazioni linguistiche, ad es. attribuendo il contenuto trasmesso a qualche classe nota di oggetti o fenomeni. Ciò richiede certamente l'astrazione e la generalizzazione, l'espressione di un contenuto astratto generalizzato in un concetto verbale. La comunicazione di persone psicologicamente e culturalmente sviluppate presuppone certamente una generalizzazione dello sviluppo dei significati verbali. Questo è il modo principale per migliorare il linguaggio umano, avvicinandolo al pensiero e includendo il discorso nella gestione di tutti gli altri processo cognitivo.
A l'anno scorso ci sono molte polemiche e discussioni sulla questione se la capacità di assimilare la parola in una persona sia innata o meno. Le opinioni degli scienziati su questo tema sono divise: alcuni sostengono la posizione dell'innata di questa capacità, altri aderiscono al punto di vista della sua condizionalità genetica. Da un lato, ci sono prove convincenti che non si può parlare di alcuna innatezza del linguaggio umano. Questi sono, ad esempio, i fatti dell'assenza di qualsiasi segno di linguaggio umano articolato nei bambini che sono cresciuti in isolamento da persone che parlavano la loro lingua madre e che non hanno mai sentito una voce umana. Questa è anche la prova di numerosi esperimenti falliti nell'insegnare agli animali superiori il linguaggio dell'uomo, la capacità di usare almeno concetti elementari. Solo in una persona, e solo in condizioni di formazione e istruzione adeguatamente organizzate, può apparire e svilupparsi il discorso concettuale verbale.
D'altra parte, non ci sono fatti meno affidabili che indicano che molti animali superiori hanno un sistema di comunicazione sviluppato, che in molte delle sue funzioni ricorda il linguaggio umano.
Gli animali superiori (scimmie, cani, delfini e alcuni altri) comprendono il linguaggio umano rivolto a loro, reagiscono selettivamente ai suoi aspetti emotivi ed espressivi.
Il linguaggio delle scimmie, dei delfini, dei cani.
Lingua delle scimmie. In uno stormo o in un piccolo gruppo di scimmie ci sono molte urla, rumori, gesti energici ed espressivi. Con il loro aiuto scambiano le informazioni necessarie con i loro parenti, comunicano nella loro lingua scimmia. Distinguono persino la voce di ogni membro del gruppo.
Lo scienziato francese Piercon de Gembloux nel 1844 compilò un frasario sulle scimmie. Citava 11 parole chiave usate dalle scimmie sudamericane. Eccone alcuni: "keh" - "Mi sento meglio", "okoko" - forte spavento, "settimana" - una richiesta tranquilla, "gepokiki" - ansia. Tra gli scimpanzé dell'isola di Giava, il suono "gho" significa saluto e "gak" significa cibo.
Lo scienziato tedesco G. Shvidetsky nel 1931 dimostra che le lingue antiche di molti popoli - mongoli, cinesi, indiani, indo-tedeschi provengono dalla lingua delle scimmie. L'antica parola cinese "mang" significa indignazione e "banda" significa malizia. Derivano dalla scimmia "mygak", "ygak", che esprime rabbia, indignazione, indignazione negli animali. La parola tedesca "schnabernack" - uno scherzo - potrebbe essere nata molte migliaia di anni fa da frasi ed esclamazioni di scimmie "gak-m-ygak", che significa anche "scherzo" nella lingua delle scimmie.
Il linguaggio sonoro è importante per gli animali, con l'aiuto del quale non solo esprimono il loro stato emotivo, ma si trasmettono anche informazioni molto significative sulle loro intenzioni, sull'ambiente e sulle necessarie azioni collettive.
Sin dai tempi antichi, le persone hanno creduto che ogni specie di animale avesse il proprio linguaggio, inerente e comprensibile solo a se stesso. Usandolo, gli uccelli parlano irrequieti, si stringono in stormi e vagano da un posto all'altro in cerca di calore e cibo, oppure volano via quando sentono un segnale di pericolo e allarme. Durante la stagione degli amori, le colombe tubano dolcemente, le cicogne tubano e ballano, il fagiano di monte emette rumori forti e gli usignoli organizzano concerti da solista per eclissare i rivali.
Gli animali hanno il loro "linguaggio" che esprime il loro stato. In tutto il distretto si sente il ruggito di un leone - con questo il re degli animali annuncia ad alta voce la sua presenza, e questo fa gelare il sangue di caprioli e antilopi nella savana. Il capo degli elefanti, il più anziano e intelligente del branco, suona invitante, alzando la proboscide, raccogliendo elefanti per un'escursione nella giungla alla ricerca di buoni pascoli. L'alce fa un forte richiamo, andando a combattere con un rivale per la femmina.
I suoni emessi dagli animali sono segnali che esprimono il loro stato, desideri, sentimenti di rabbia, ansia, amore. Il linguaggio di una persona si esprime attraverso il suo discorso colloquiale ed è determinato dalla ricchezza del suo vocabolario: per alcuni è luminoso, ampio, per altri è semplice, primitivo, povero di contenuti. Qualcosa di simile accade negli uccelli e negli animali: in molti di essi i segnali-suoni emessi sono diversi, polifonici, mentre in altri sono rari e inespressivi. Ma ci sono anche uccelli completamente stupidi: avvoltoi che non emettono un solo suono.
Nel mondo animale è molto diffuso il "linguaggio" degli odori. Gli animali delle famiglie felina, mustelide e canina “segnano” i confini del territorio in cui vivono. Con l'olfatto, gli animali determinano la maturità degli individui, rintracciano le prede, evitano nemici o luoghi pericolosi: trappole e trappole. Esistono altri canali di comunicazione tra gli animali e l'ambiente associati ai campi bioelettromagnetici e ai segnali acustici: posizione elettromagnetica nel pesce dell'elefante del Nilo, ecolocalizzazione ultrasonica nei pipistrelli, segnali sonori ad alta frequenza - fischi nei delfini, segnalazione infrasuoni negli elefanti. I pesci emettono molti suoni diversi e caratteristici, usandoli per comunicare in uno stormo. I segnali che emettono variano a seconda dello stato del pesce, dell'ambiente e delle loro azioni. Scienziati americani hanno scoperto che i pesci tossiscono, starnutiscono e sibilano se la temperatura dell'acqua non soddisfa le condizioni in cui dovrebbero trovarsi.
La segnalazione sonora esiste in tutte le specie animali: i polli emettono 13 suoni diversi, le rane - 6, i galli - 15, le tette - 90, le torri - 120, i maiali - 23, i corvi - fino a 300, i delfini - 32, le volpi - 36, le scimmie - più 40, cavalli - circa 100 suoni. Questi suoni trasmettono lo stato emotivo e mentale generale degli animali: la ricerca di cibo, ansia, aggressività, gioia della comunicazione.
Diversi tipi di animali hanno la loro lingua, che è un mezzo di comunicazione, comunicazione. Grazie a lui vengono trasmesse informazioni dettagliate su tutto ciò che accade loro.
Poche persone pensano ai suoni emessi dagli animali, ma invano alcune caratteristiche della comunicazione tra animali potrebbero sorprenderti.
I gatti miagolano solo davanti alle persone.
I gatti non miagolano l'un l'altro. Per la comunicazione intraspecifica usano il linguaggio dei segni o il sibilo, ma per i loro proprietari possono dire "miagolio". Fanno questo suono per salutarci, per attirare l'attenzione su di sé, per mendicare il cibo (ecco perché i gattini miagolano alla madre, questa è l'unica eccezione alla regola) o per mostrare che vogliono qualcosa, ad esempio per uscire per una passeggiata.
Il difficile linguaggio dei roditori
Chi è l'animale più intelligente del mondo? Delfino? Primato? O forse un gopher? Sì, sì, questo roditore dall'aspetto stupido che appare all'improvviso da terra e scompare altrettanto velocemente. Recentemente, i ricercatori sono riusciti a decodificare la loro lingua e hanno scoperto che è forse la lingua più complessa di tutte le lingue degli animali. I gopher possono descrivere i predatori con incredibile precisione in termini di aspetto, dimensioni e struttura. Possono persino dirti di che colore indossa una persona. Con un singolo segnale acustico che dura non più di una frazione di secondo, possono trasmettere un'enorme quantità di informazioni.
Coleotteri e codice Morse
Dev'essere difficile comunicare se sei un insetto degli alberi che vaga per i tunnel degli alberi. Un insetto chiamato macinino utilizza un sistema di comunicazione simile al codice Morse. Colpisce la testa, il che fa sentire gli echi dal resto dei Grinders. È da questo tipo di comunicazione che prendono il nome: spesso riempiono l'albero in Inghilterra, questo bussare si sente di notte
Per noi è ovvio che ogni persona ha la propria voce unica, ma molti credono che le voci degli animali siano molto simili. Il biologo Andrea Turcalo ha scoperto che anche gli elefanti hanno voci diverse. Dopo aver studiato i branchi di elefanti in Congo per 19 anni, Turkalo poteva riconoscere qualsiasi elefante dalla sua voce. Turkalo ha lavorato per decifrare i loro suoni e compilare un dizionario "elefante", che è probabile che contenga parole con un gran numero di vocali.
Comunicazione tra gallina e pulcino
Non sorprende che una madre parli a un bambino che è nel suo stomaco, ma, forse, molte donne si spaventerebbero se la loro prole non nata improvvisamente rispondesse. Solo non un pollo: per loro questa è una cosa comune. Circa un giorno prima della nascita dei pulcini, si possono sentire squittire nell'uovo. La chioccia può ridacchiare in risposta per calmare un pulcino agitato.
I babbuini possono identificare parole inesistenti
Molte persone odiano quando gli altri iniziano a dire sciocchezze. Si scopre che i babbuini provano la stessa cosa. Per 6 settimane sono stati condotti test con la partecipazione di 6 babbuini: sullo schermo di un computer sono state mostrate diverse parole - esistenti e inventate, e gli è stato chiesto di determinare quale parola avesse senso e quale no. Per complicare il compito, alle scimmie non è stato mostrato un insieme casuale di lettere, ma parole molto simili a quelle esistenti, come "parlare". Hanno affrontato con successo il compito, identificando circa il 75% delle parole inventate durante l'esperimento.
La rana che non si sente
La rana dell'Asia meridionale, Huia cavempanum, può comunicare utilizzando frequenze ultrasoniche che l'orecchio umano non può sentire. Questi animali possono sentire e riprodurre suoni fino a 38 kilohertz, che è 18 kilohertz in più di quanto gli esseri umani possano distinguere. Gli scienziati ritengono che le rane utilizzino frequenze così alte, poiché vivono in un'area in cui le cascate fanno rumore e i suoni di una frequenza inferiore sono semplicemente impossibili da distinguere. O forse non vogliono che le persone li sentano discuterne.
Delfini e lingue straniere
Gli studi su un gruppo di delfini hanno dimostrato che potrebbero essere in grado di apprendere lingue "straniere". I delfini di un delfinario in Francia erano soliti ascoltare i suoni delle balene durante le loro esibizioni. Non hanno mai cercato di imitare ciò che hanno sentito mentre erano svegli, ma hanno riprodotto suoni con sorprendente somiglianza in un sogno.
Pappagalli: non solo un'imitazione
Ci sono stati molti casi che hanno dimostrato che i pappagalli non solo possono ripetere senza pensare i suoni che sentono, ma anche imparare le parole e continuare la conversazione. Un pappagallo africano di nome Alex è diventato famoso per la sua capacità di distinguere i colori. Potrebbe persino fare scherzi al suo allenatore. Altri famosi pappagalli erano Pruddle, che conosceva circa 800 parole, e N'kisi, che conosceva 950 parole diverse e, come Alex, sapeva scherzare.
Linguaggio dei segni nei pesci
Alcuni pesci usano le pinne per comunicare con altri pesci durante la caccia. Indicano dove dovrebbe andare la preda, poi quando la preda è nella "trappola", si girano verso di essa ed eseguono una sorta di danza per indicare la sua presenza.Inoltre, i pesci usano un metodo simile come segnale di azione, come se dicendo "Ehi ragazzi, è ora di cacciare".
Fatti Incredibili
Di norma, ascoltando i suoni emessi dai rappresentanti della fauna, non pensiamo a cosa significano, il più delle volte, prendendoli per urla incoerenti.
Sorprendentemente, la maggior parte degli animali comunica in un modo molto più avanzato di quanto ci si potrebbe aspettare.
E alcune di queste forme di comunicazione possono sorprenderci molto.
Perché il gatto miagola
1. I gatti miagolano solo alle persone.
In effetti, i gatti non miagolano l'un l'altro. Per comunicare con altri animali, usano altri mezzi come il linguaggio del corpo e il sibilo. Il miagolio è l'unico mezzo di comunicazione con una persona.
Il colore del mantello di un gatto racconta il suo carattereI gatti miagolano per salutare le persone, per attirare l'attenzione, per chiedere cibo o per fare una passeggiata. L'unica eccezione sono i gattini, che comunicano alla madre attraverso miagolii che hanno fame.
I gatti adulti, mentre comunicano tra loro, non miagolano.
cani da prateria
2 cani della prateria sono piuttosto complicati
Pensi che il più difficile sviluppo intellettuale delfini o primati? Allora ti sbagli. Si scopre che il cervello dei cani della prateria non è meno sviluppato di quello di quelli che consideriamo i re intellettuali del mondo animale.
I cani della prateria sono roditori che vivono nei deserti, e che possiamo osservare periodicamente riapparire in superficie dal sottosuolo.
Questi animali, comunicando, emettono determinati suoni. I ricercatori hanno recentemente scoperto che è possibile Il "discorso" dei cosiddetti cani della prateria può essere il linguaggio più difficile da comunicare tra i rappresentanti del mondo animale.
I roditori possono descrivere i predatori con incredibile accuratezza, inclusi aspetto, dimensioni e forma. Possono persino dirti di che colore indossa una persona e determinare con precisione se ha un'arma.
Possono trasmettere queste informazioni letteralmente in un unico messaggio che dura solo poche frazioni di secondo.
3 coleotteri usano il codice Morse
Si può immaginare quanto sia difficile comunicare e trasmettere informazioni ai parenti in un'enorme foresta se sei un piccolo insetto indifeso.
Tuttavia, la natura ha dato il suo contributo qui. I coleotteri comunicano tra loro utilizzando un "linguaggio" che ricorda il codice Morse.
Se necessario, l'insetto più vicino alla fonte del pericolo dà segnali speciali. Gli echi del segnale attraverso la corteccia dell'albero raggiungono il resto dei membri del "gruppo". Pertanto, l'intera processione viene a conoscenza di una possibile minaccia.
Di notte, quando tutti i suoni sono particolarmente acuti nel silenzio della notte, la trasmissione di questi segnali ricorda il ticchettio di un orologio.
suono dell'elefante
Tuttavia, il biologo Andrea Turkalo, in una recente ricerca, ha scoperto che gli elefanti, come gli umani, hanno voci diverse, grazie alle quali possono essere facilmente distinti dagli altri parenti.
Per 19 anni, un biologo ha studiato gli elefanti delle foreste del Congo e dichiara con sicurezza che ogni individuo può essere identificato dal suono emesso da questo animale intelligentissimo.
Ora Andrea Turcalo sta lavorando per interpretare correttamente questi suoni. Lo scienziato vuole creare qualcosa come un dizionario che traduca il "discorso" degli elefanti nel linguaggio umano.
Turkalo osserva che i suoni vocalici predominano chiaramente nella "lingua" degli elefanti.
Galline ovaiole e uova
5. I polli parlano alle uova e loro rispondono.
Non c'è nulla di sorprendente quando una madre piange per i suoi futuri figli. Tuttavia, molte donne saranno sorprese se il frutto risponderà al loro tubare.
Ma per le galline non c'è niente di strano in questo. Piuttosto, al contrario, per i polli questa è una procedura standard. Circa un giorno prima della schiusa, i pulcini iniziano a cinguettare mentre sono nell'uovo, quindi rispondono al chiocciare della madre.
6. I babbuini odiano il gergo
Tutti sanno che i babbuini sono al più alto stadio di sviluppo tra i rappresentanti della fauna. Come si è scoperto, questi animali possono persino sentire il nostro dolore.
Nel corso di un mese e mezzo, gli scienziati hanno sottoposto un gruppo di sei babbuini a vari prove intellettuali, durante il quale è stato utilizzato un computer touch screen per visualizzare una serie di parole.
L'essenza di questi test era che i babbuini dovevano determinare quale di queste parole avesse un senso e quali di esse fossero solo un insieme di lettere.
Gli animali hanno affrontato il compito loro assegnato con sorprendente precisione. Hanno spazzato via le parole inventate abbastanza rapidamente, ma sul reale parole esistenti i babbuini si fermarono, mostrando tutti soddisfazione di non aver commesso un errore.
7. Le rane parlano
I cani non sono gli unici animali del regno animale che hanno la capacità di sentire i toni ad alta frequenza oltre la portata della percezione umana.
Le rane originarie del sud-est asiatico possono comunicare utilizzando frequenze ultrasoniche impercettibili per l'uomo.
10 rane più belle e velenoseQuesta particolare specie di rana può produrre suoni fino a 38 kilohertz, 18 hertz più alti di quelli che gli esseri umani possono rilevare.
Gli scienziati ritengono che in questo modo sia più facile per le rane sopravvivere in condizioni naturali. Queste creature vivono in aree con acqua che cade, dove le frequenze più basse sono difficili da sentire. Pertanto, le rane si sono adattate per trasmettersi informazioni a vicenda.
Linguaggio dei delfini
8. I delfini imparano una seconda lingua
Le osservazioni dei delfini hanno dimostrato che questi mammiferi più intelligenti parlano una lingua diversa nel sonno.
Nello stato di veglia, non sono stati visti imitare suoni stranieri, ma durante il sonno, i suoni emessi dai delfini avevano una minacciosa somiglianza con gli altri.
pappagallo ripetuto
9. I pappagalli non ci copiano a caso.
Esistere prove documentali casi in cui il pappagallo non solo ripeteva sconsideratamente i suoni che sentiva, ma anche era in grado di riconoscere parole, singole frasi e anche di condurre una conversazione.
Un pappagallo grigio africano di nome Alex è diventato famoso per la sua capacità di identificare i colori e formulare concetti astratti come dimensione e differenza.
Alex ha scherzato abbastanza vivacemente con il suo padrone, dicendo la frase: "Non dirmi di calmarmi".
I 10 migliori uccelli parlantiAlcuni pappagalli ricordano e riproducono fino a diverse centinaia di parole e frasi. La famosa pappagallo femmina Prudle (Prudle) è stata inserita nel Guinness dei primati, poiché al momento della sua morte conosceva 800 parole. E il dizionario del pappagallo N'kisi ha 950 parole, oltre a ogni sorta di barzellette che fanno ridere gli ascoltatori.
10 Alcuni pesci usano il linguaggio dei segni
Le cernie coralline coordinano le loro azioni con i loro parenti mentre cercano cibo.
Usando proprio naso e movimenti simili a danze, i posatoi segnalano al resto della processione che il cibo è vicino e che vale la pena fare uno sforzo per ottenerlo.
Non tendiamo a pensare troppo a quelli che pensiamo siano miagolii, latrati o muggiti senza senso dei nostri fratellini, ma credetemi, sottovalutiamo alcuni dei modi in cui gli animali comunicano.
Traduzione per – Elena Neiman
Non tendiamo a pensare troppo a quelli che pensiamo siano miagolii, latrati o muggiti senza senso dei nostri fratellini, ma credetemi, sottovalutiamo alcuni dei modi in cui gli animali comunicano. Naturalmente, non affermiamo che il topo muschiato possa parlare cinese e il rospo possa recitare Shakespeare nell'originale, ma hanno comunque qualcosa con cui sorprenderci.
1. I gatti miagolano solo per gli umani.
I gatti non usano il loro solito miagolio per comunicare tra loro. Miagolano esclusivamente per gli umani: per salutare, per attirare l'attenzione, per far capire che non gli piace qualcosa, per chiedere cibo, ecc. Usano il linguaggio del corpo e il sibilo per segnalare un compagno. L'unica eccezione a questa regola è quando un gattino miagola alla sua mamma gatta.
2. I cani della prateria non sono così semplici come sembrano.
Indovina qual è l'animale più intelligente della terra? Delfini? Primati? Ma no! Gli scienziati che hanno studiato i cani della prateria, sì, quei roditori apparentemente stupidi che vivono nel deserto, sono giunti alla conclusione che possiedono uno dei linguaggi più complessi (tra gli animali) sulla Terra.
Comunicando tra loro, i cani della prateria sono in grado di descrivere un predatore in i più piccoli dettagli, compreso trasmetterne l'aspetto, le dimensioni e la forma. Inoltre, nel descrivere una persona, un cane della prateria può "dire" di che colore è vestita la persona, e anche se la persona tiene in mano un'arma (almeno, questo era il caso in uno degli esperimenti).
Per trasmettere tutte queste informazioni, hanno bisogno di un solo grido speciale, della durata di circa 1 secondo.
3 coleotteri usano il codice Morse
I coleotteri si orientano in miriadi di passaggi scavati nell'albero usando un sistema non dissimile dal codice Morse. Sbattendo leggermente la testa contro le pareti del tunnel, lo scarafaggio crea un'eco che gli altri scarafaggi sentono. È stata questa modalità di comunicazione che ha dato loro il nome: lo scarabeo macinino. legno in casa luogo frequente habitat di questi coleotteri. In Inghilterra, per le persone che sentivano bussare di notte, assomigliava al minaccioso ticchettio di un orologio.
Tuttavia, il biologo Andrea Turcalo ha scoperto che le voci degli elefanti sono molto distinte e uniche come le voci umane. Dopo aver studiato il branco di elefanti in Congo per circa 19 anni, Turkalo è in grado di distinguere un elefante dall'altro solo dalla voce. A questo momento lo scienziato sta lavorando a un dizionario di elefanti che, sulla base dell'esperimento, potrebbe avere molte vocali.
5. Le galline parlano alle loro uova e le uova rispondono.
Non c'è niente di strano futura mamma parla con il suo bambino non ancora nato, ma molto probabilmente molte madri sarebbero inorridite se sentissero come rispondono i loro futuri figli. Tuttavia, per una chioccia, questa è una cosa comune. Un giorno prima della schiusa di un piccolo pollo, puoi sentire chiaramente il suo cigolio. Sentendo questo cigolio, mamma pollo ridacchia in risposta al bambino per calmare il suo bambino eccitato.
6. I babbuini odiano il gergo
A poche persone piace la comparsa di nuove parole gergali nella lingua. A quanto pare, nemmeno ai babbuini piace. Gli scienziati hanno condotto un esperimento in cui a sei babbuini sono state mostrate parole diverse per sei mesi: esistente e inventato. I babbuini, invece, dovevano distinguere i primi dai secondi.
E per complicare il compito, le lettere nelle parole erano disposte in modo tale da essere molto simili a quelle esistenti. Ad esempio "dran" invece di "maledetto" e "telk" invece di "talk". Sorprendentemente, i primati hanno identificato le parole con una precisione sorprendente, fino al 75%. Quindi non preoccuparti se hai difficoltà a capire qual è il tuo Bambino piccolo, anche la scimmia sa che molto probabilmente è una specie di abracadabra.
7. Potresti non sentire le rane parlare.
Pensi ancora che solo i cani possano sentire frequenze oltre la portata dell'orecchio umano? Ma una specie di rana del sud-est asiatico, Huia cavempanum, può comunicare usando gli ultrasuoni, che è noto per essere al di là dell'udito umano.
Questa rana può ricevere e riprodurre suoni con una frequenza di 38 kilohertz, che è 18 kilohertz superiore alla soglia dell'udito umano. Gli scienziati spiegano questa straordinaria capacità con i processi di adattamento all'ambiente: la rana vive in zone di acqua rumorosa, dove le basse frequenze sono difficili da distinguere.
8 delfini possono imparare una seconda lingua
D'accordo, la capacità di parlare in sogno piacerà a poche persone, ma l'osservazione dei delfini addormentati ha portato alla conclusione che è in sogno che parlano una lingua diversa. I delfini del parco acquatico francese possono imitare i canti delle balene che si esibiscono nello stesso parco acquatico. Inoltre, i delfini parlano di balena solo nel sonno, mentre da svegli parlano da soli.
9. I pappagalli non si limitano a copiarci.
Alcuni pappagalli copiano semplicemente ciò che sentono, ma alcuni di loro imparano deliberatamente le parole e possono portare avanti i dialoghi. Un pappagallo grigio africano di nome Alex è diventato famoso per la sua capacità di identificare i colori, oltre a comprendere concetti astratti come differenza e distanza. Alex ha persino preso in giro il suo padrone: "E non dirmi di stare zitto!". Poodle è un pappagallo Guinness World Record che conosceva 800 parole al momento della sua morte. Ed En'Kisi, con un dizionario di 950 parole, proprio come Alex scherzava con il suo padrone.
10 Alcuni pesci usano il linguaggio dei segni
No, non agitano le pinne per fare segni individuali come fanno gli umani, anche se sarebbe divertente. Una specie di pesce chiamata cernia corallina muove le pinne in un modo speciale per "parlare" con il resto del branco all'inseguimento della preda.
Allestiscono trappole per la preda e quando ne viene catturata una, le cernie eseguono una sorta di danza del segnale per indicare la presenza della vittima nella trappola. La stessa danza che balla la cernia corallina per “invitare” altre cernie a cacciare: “Hey ragazzi, possiamo andare a caccia questo fine settimana?”.