Ciao a tutti!!!
Non è la prima volta che mi rivolgo a questo sito per chiedere aiuto e, ancora una volta, riflettendo a lungo su come farlo nel modo giusto, ho deciso di chiedere agli esperti. Mia figlia ha 3 anni, per tutto questo tempo incontra i bambini di tanto in tanto, non perché io non glielo permetta, no, non è affatto così. Non andiamo all'asilo perché non è ancora arrivata la fila, non andiamo a visitare (qui è colpa mia) perché abbiamo cambiato da poco sede di schieramento e non conosciamo ancora molte persone. raramente viene a trovarci. Adesso il tempo è bello per strada e voglio che la bambina cammini, comunichi con i bambini, ma prima ha solo 3 anni e ho ancora paura di lasciarla andare a fare una passeggiata da sola (anche se viviamo in un piccolo villaggio dove tutto è in bella vista), e in secondo luogo, non sa come fare conoscenza ed è costantemente avida di giocattoli.
Non la rimprovero davanti a tutti, cerco di prenderla da parte o lungo il corridoio verso casa.
E recentemente, per qualche motivo, il nipote viene più spesso e poi inizia un'intera battaglia, e ciò che è più interessante, non solo per i giocattoli, ma anche per i nonni. Prima non mi ero accorto che mio figlio era avido, portava via i giocattoli e ora è una specie di attacco. Litigano costantemente. Non appena il nipote si avvicina all'armadio con i giocattoli, mio figlio cambia faccia e urla che questi sono i suoi giocattoli, ho cercato di spiegare che i giocattoli non sarebbero stati portati via da lei e suo fratello, ma avrebbe solo giocato, ma mio figlio inizia a diventare isterico. Capisco che picchiare e punire non è un'opzione. Ma come spiegarglielo? Ho già provato a condividere i giocattoli tra loro, ho provato a spiegare che appena il fratello gioca e lo mette giù, può prenderlo e giocare, ma no, sembrano capire, ma dopo 5 minuti la battaglia è di nuovo. E presto un ometto apparirà in casa e cosa si sveglia allora? Sono preoccupato e mentre ho tempo voglio imparare a spiegare al bambino cosa deve essere condiviso, spiegato e insegnato alla mia ragazza.
Ciao UV. Piccole cose Tua figlia ha quell'età che si chiama "io stesso!". E non dare i tuoi giocattoli a nessuno, secondo me, è una manifestazione di quel "sé" stesso - decido io stesso se dare o meno. Non insisterei e di certo non ti definirei avido. A mia figlia più piccola non piace davvero condividere i giocattoli con qualcuno per strada, non appena qualcuno si avvicina e le chiede solo che tipo di passeggino aveva, o un pony, o una bambola, raccoglie subito i giocattoli in una bracciata e se ne va . Bene, è così che decide. Anche se non è pronta a regalare le sue cose, per qualche motivo tutto suo. (Ma questo non si applica ai bambini in visita oa un cugino). Cosa posso fare secondo me? Offriti di scambiare i giocattoli. La figlia le regala un giocattolo, in risposta anche un altro bambino le regala un giocattolo (ad esempio, chiedi a tuo nipote di portare con sé un paio dei suoi giocattoli)... Puoi anche incoraggiare con le parole quei momenti in cui ha condiviso qualcosa con altri bambini o con te, giocattolo o caramella, non importa. Di solito lo faccio, dico: "Grazie, sei molto gentile" o "Sono contento che tu abbia condiviso con me". I bambini lo adorano. Insegno anche a non toccare le cose degli altri senza permesso, anche le cose di mia sorella. Secondo me, questo insegna ai bambini a rispettare la proprietà altrui ea capire che anche la loro proprietà è preziosa e dovrebbe essere trattata con rispetto.Qualche giorno fa mia figlia stava giocando nel parco giochi, il suo scooter era in piedi accanto a me, una bambina di 4 anni si è avvicinata, l'ha afferrato e stava per partire. Sua madre la fermò, la ragazza scoppiò in lacrime. Poi mi ha chiesto se poteva cavalcare. Ho risposto che lo scooter era Dashin e dovresti prima chiederglielo. Dasha si avvicinò e non lo permise. La ragazza era sconvolta, ovviamente. Ma regalare lo scooter nonostante a mia figlia non piaccia, mi è sembrato irrispettoso nei confronti di mia figlia, anche se quella ragazza piangeva con forza e forza.
Grazie mille per il tuo feedback Speranza!!!
Quando ho scritto, mi sono un po' perso nei miei pensieri e non ho finito di scrivere. Ora spiego un po'. La mia bambina ha 3 anni e suo nipote 2. Prima non era mai stata avida, ma tutto è iniziato con il fatto che suo fratello ha cominciato a venire a prendere, naturalmente senza permesso, i giocattoli e dire che questo è suo, e naturalmente a mio figlio non piace. Ad ogni visita, mio figlio ha iniziato sempre più a selezionare i giocattoli. E combatte. Per molto tempo l'ho considerato un bambino molto affettuoso, ma quando ho visto la sua degenerazione facciale quando ha iniziato a picchiare la mia ragazza, perché ha preso il giocattolo con cui aveva appena giocato, ho cambiato idea. Una cosa è essere avidi, un'altra è colpire.
Tuo nipote viene da te da solo o qualcosa del genere?))) Dove sono i suoi genitori, che dovrebbero intercettare la sua mano e proibirgli di litigare, suggerirgli come concordare uno scambio di giocattoli o come chiedere educatamente? O allora dovresti. Il risentimento e la riluttanza della figlia a condividere è abbastanza comprensibile in questo caso.
Tuo nipote viene da te da solo o qualcosa del genere?))) Dove sono i suoi genitori, che dovrebbero intercettare la sua mano e proibirgli di litigare, suggerirgli come concordare uno scambio di giocattoli o come chiedere educatamente? O allora dovresti. Il risentimento e la riluttanza della figlia a condividere è abbastanza comprensibile in questo caso.
Il fatto è che ora vive con i suoi nonni, sua madre lavora ei nostri mariti lavorano insieme a Mosca I genitori (i nonni) vengono ogni 2 giorni per 2 giorni (un tale gioco di parole) non per litigare con mio figlio, ma è inutile. Ho avvertito che avrei insegnato a mia figlia a difendersi e dopo un'altra bastonata (Dio mi perdoni, capisco che non è giusto), ho spiegato a mia figlia che a nessuno dovrebbe essere permesso di offenderla. la vostra mano. Cosa che ha fatto. Sì, e lo scambio di giocattoli non funziona da molto tempo, capisco l'età, ma presto all'asilo e non vorrei lamentarmi di lei, come assicurarmi che non giurino. Mio marito ed io abbiamo deciso per il secondo, forse la situazione cambierà. Mi gira la testa, non posso rimproverare mio nipote. non è mio figlio, ha una madre che lo alleva a sua discrezione. Una volta che lei ha alzato la voce contro di lui, è scoppiato in lacrime. Capisco che anche mia figlia non è una santa. Può iniziare a prendere in giro apposta.
Ho una nipote. Ora ha già 6 anni. Questa è la figlia di mio cugino. Avevamo circa 8-9 mesi quando sono venuti a trovarci. Poi Elvira aveva circa 4 anni. È venuta con una bambola costosa e ha lasciato giocare sua sorella. E così a mia figlia è piaciuta questa bambola, ci ha giocherellato tutto il giorno (anche se così ha capito a 8-9 mesi) Ed Elya l'ha visto ed è stata molto calma al riguardo, e quando è arrivato il momento di andarsene e riprendere naturalmente la bambola, disse Elichka, lascia che Marisha giochi a questa bambola, ancora non mi piace. Anche se nei suoi occhi ho visto che vuole portare via. Alla visita successiva, ha giocato con lei ma non ha mai chiesto di essere presa in braccio. Come ha fatto a crescere sua sorella in quel modo?!
Il fatto è che ora vive con i suoi nonni, sua madre lavora ei nostri mariti lavorano insieme a Mosca I genitori (i nonni) vengono ogni 2 giorni per 2 giorni (un tale gioco di parole) non per litigare con mio figlio, ma è inutile. Ho avvertito che avrei insegnato a mia figlia a difendersi e dopo un'altra bastonata (Dio mi perdoni, capisco che non è giusto), ho spiegato a mia figlia che a nessuno dovrebbe essere permesso di offenderla. la vostra mano. Cosa che ha fatto. Sì, e lo scambio di giocattoli non funziona da molto tempo, capisco l'età, ma presto all'asilo e non vorrei lamentarmi di lei, come assicurarmi che non giurino. Mio marito ed io abbiamo deciso per il secondo, forse la situazione cambierà. Mi gira la testa, non posso rimproverare mio nipote. non è mio figlio, ha una madre che lo alleva a sua discrezione. Una volta che lei ha alzato la voce contro di lui, è scoppiato in lacrime. Capisco che anche mia figlia non è una santa. Può iniziare a prendere in giro apposta.
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Ho una nipote. Ora ha già 6 anni. Questa è la figlia di mio cugino. Avevamo circa 8-9 mesi quando sono venuti a trovarci. Poi Elvira aveva circa 4 anni. È venuta con una bambola costosa e ha lasciato giocare sua sorella. E così a mia figlia è piaciuta questa bambola, ci ha giocherellato tutto il giorno (anche se così ha capito a 8-9 mesi) Ed Elya l'ha visto ed è stata molto calma al riguardo, e quando è arrivato il momento di andarsene e riprendere naturalmente la bambola, disse Elichka, lascia che Marisha giochi a questa bambola, ancora non mi piace. Anche se nei suoi occhi ho visto che vuole portare via. Alla visita successiva, ha giocato con lei ma non ha mai chiesto di essere presa in braccio. Come ha fatto a crescere sua sorella in quel modo?!
Sai, la mia Dasha più piccola, ha 6 anni, può anche regalare un giocattolo a qualcuno per sempre se non le piace molto, ma a qualcuno piace ... Ma tu dici: “Anche se ho visto nei suoi occhi che voleva portalo via." .. Una ragazza molto ben educata))))
Grazie mille per il tuo feedback Speranza!!!
Quando ho scritto, mi sono un po' perso nei miei pensieri e non ho finito di scrivere. Ora spiego un po'. La mia bambina ha 3 anni e suo nipote 2. Prima non era mai stata avida, ma tutto è iniziato con il fatto che suo fratello ha cominciato a venire a prendere, naturalmente senza permesso, i giocattoli e dire che questo è suo, e naturalmente a mio figlio non piace. Ad ogni visita, mio figlio ha iniziato sempre più a selezionare i giocattoli. E combatte. Per molto tempo l'ho considerato un bambino molto affettuoso, ma quando ho visto la sua degenerazione facciale quando ha iniziato a picchiare la mia ragazza, perché ha preso il giocattolo con cui aveva appena giocato, ho cambiato idea. Una cosa è essere avidi, un'altra è colpire.Tua figlia sa come reagire?
Il giardino è diverso, ci sono giocattoli condivisi. E ci sono regole diverse che gli educatori stabiliscono.
Stabilisci le regole a casa e, logicamente, tuo nipote deve obbedire a queste regole: ti è proibito litigare ed è consuetudine che tu chieda prima di prendere il giocattolo di qualcun altro (per esempio), puoi fermarlo (per questo, l'aggressività è non necessario) e ricordargli queste regole.
Guarda qui. Mia figlia maggiore, ha 11 anni, ha il suo laptop, il suo. Prima di prenderlo, chiederò, papà chiederà. Lei lo permette sempre, ovviamente. Ma le mostriamo rispetto in questo modo, credo sia giusto. Qualche tempo fa è venuto a trovarci il fratello di mio marito, che ha già 29 anni, e non mi interessa nessuno, nemmeno io o mio marito, ha preso questo laptop e armeggia, guarda. La mia Irochka ha visto e ha detto: "Sasha, questa è la mia cosa, perché non l'hai chiesto", Sasha, in risposta a toni alzati, ha iniziato a spiegare a mia figlia che aveva perso le sue coste, che era solo sfacciataggine su di lei parte per dirlo, ecc. La figlia non si è arresa e ha continuato a ripetere: "Questa è la mia cosa!". Sasha si è zittito quando mi sono avvicinato e ha detto: "Sasha, il laptop di Irin, prima di prenderlo, devi chiedere. Lo darà sempre con piacere. Ma devi chiedere" ... Lo ha sbattuto sul divano e stai zitto. Bene, questo modo mi fa infuriare. Di solito una mattina prendeva il mio laptop e se ne andava al lavoro. E quando sua madre ha cresciuto lui e suo marito, ha insegnato che tutto era in comune. Quindi risulta interessante che per il fratello del marito ora quasi tutto è del marito e c'è un comune)))Mi è stato anche insegnato che ognuno dovrebbe avere le proprie cose, che devi chiedere il permesso. Sono la maggiore della famiglia e ho sempre insegnato a mia sorella minore e mio fratello a non prendere le mie cose senza permesso. Nella famiglia di mio marito le cose sono un po' diverse. Se la suocera e il fienile mi chiedono di prendere qualcosa, allora il fratello del marito se n'è andato.
E in questa casa non sono l'amante. Vivevano tutti in questa casa mentre mio marito stava ripagando il suo debito con la sua patria (se n'era andato da 9 anni) E poi siamo arrivati e ci siamo svegliati "con la nostra carta in uno strano monastero ..." Se fossi l'amante, allora sì Anche se a volte mia nonna stessa interrompe suo nipote e dice che non è tuo, non toccarlo senza chiedere.Aggiunto ---
Ciao Uccello Tari!
Sì, può reagire, battere i piedi, ma più spesso inizia a piangere e lamentarsi.
Hai provato a insegnarle a rispondere in modo appropriato?
Sì, il nocciolo della questione è che le ho insegnato, lo confesso, capisco che non è giusto, ma ho chiesto alla sala di insegnare a mio figlio a non combattere.Fosse solo per un giocattolo preferito... litigano per qualsiasi giocattolo e non solo per un giocattolo, litigano per i nonni. Capisco che gran parte del suo comportamento è normale, ma come posso insegnarle a farlo bene? ti prego insegnami!!! Come spiegare correttamente a un bambino che se gioca con uno dei suoi giocattoli, non succederà nulla di terribile?
Gentilezza e pazienza.
E per favore non essere isterico. Hai un figlio normale. Spiega pazientemente perché è necessario condividere, spiega al bambino i benefici della sua generosità. Oggi ha condiviso, domani condivideranno con lui. Su esempi. Enfatizza l'attenzione del bambino quando sorgono esempi di non avidità nella vita e così via. Ecco papà a mamma .... perché .... e mamma a papà .... perché ....
Gentilezza e pazienza.
E per favore non essere isterico. Hai un figlio normale. Spiega pazientemente perché è necessario condividere, spiega al bambino i benefici della sua generosità. Oggi ha condiviso, domani condivideranno con lui. Su esempi. Enfatizza l'attenzione del bambino quando sorgono esempi di non avidità nella vita e così via. Ecco papà a mamma .... perché .... e mamma a papà .... perché ....Bene, ecco la situazione. Danil prende il giocattolo Marisha corre su e lo prende con le parole "Questo è mio." Mi alzo e comincio a parlare. "Marisha, Danil giocherà e lo metterà giù poi lo prendi tu." Il bambino si calma. Dopo un po' Marina prende la macchina per giocare, arriva Danil e comincia a picchiare. Sono venuto su e ho preso mia figlia e me ne sono pentito e ho detto: "Vedi, non hai dato a Danil il giocattolo, ora non te lo dà, devi condividerlo". Si siedono e giocano con calma Un'ora dopo, un altro litigio. Quante volte bisogna dire a un bambino di mettersi in testa che deve condividere?
Capisco che gran parte del suo comportamento è la norma, Ma come posso insegnarle a farlo bene?
Non è del tutto chiaro cosa vuoi. Piccola cosa? Se tua figlia si comporta normalmente per la sua età, cosa è "ancora più corretto"?
Giusto per chi????
ti prego insegnami!!! Come spiegare correttamente a un bambino che se gioca con uno dei suoi giocattoli, non succederà nulla di terribile?
Non accadrà per te, accadrà per lei.
La stai incoraggiando a fregarsene dei suoi desideri? Per che cosa?
Grazie, molto utile. Ho 25 anni e questo è il mio primo figlio e ho paura di fare qualcosa di sbagliato. Anche se posso vantarmi di aver praticamente cresciuto mio fratello da solo. Cerco sempre di mettermi nei panni di mio figlio, come mi sentirei in questa o quella situazione. E cerco di agire su questo.
Aggiunto ---
E cosa suggerisci? Ho chiesto a mia cognata di insegnare a mio figlio a non combattere, altrimenti insegnerò a mio figlio a difendersi, cosa che ho fatto in seguito. Ma penso che sia necessario insegnare a condividere.
Aggiunto ---
Mi scusi, cosa non succederà per me? Mi stai chiedendo di sedermi e guardarli combattere? O non ho capito qualcosa?
Per che cosa? Lascia che gli altri bambini imparino a negoziare con tua figlia, lascia che imparino a portare via e lascia che impari a difendere la propria. E la cognata non potrà insegnare al ragazzo a non combattere, combatterà, proprio quando vedi che sta picchiando tua figlia, prendila tra le braccia e mettila su una sedia e dì, guardando dentro i tuoi occhi, "Non ti lascerò picchiare la tua ragazza", lo imparerà presto. E di' a tua cognata di portare il ragazzo con i suoi giocattoli. Quando io e il mio amico camminavamo con i bambini, eravamo sempre d'accordo che avremmo portato con noi a fare una passeggiata jeep, palette con secchi, una palla o una bicicletta. Questo è più vicino a 5-7 anni, hanno già imparato a negoziare da soli. Ma non siamo saliti con l'educazione a loro all'età di 3 anni. Se qualcuno ha offeso qualcuno, ha abbracciato il pianto, si è calmato e basta.
No. Propongo di intervenire, separarli, distrarli, coinvolgerli in un gioco comune. I bambini di solito combattono per la noia e l'inerzia degli adulti.Ma penso che sia necessario insegnare a condividere.
Cerco sempre di mettermi nei panni di mio figlio, come mi sentirei in questa o quella situazione. E cerco di agire su questo.
A proposito, come reagisci quando tuo fratello offende tua figlia?
Ho paura di rovinarla. Se questa fosse casa mia, potrei, come dice il nostro interlocutore "Nadezhda", stabilire le mie regole, ma io sono qui per i diritti degli uccelli e loro hanno le loro regole. legge contro me stesso, ma non ne ho bisogno, ma e non permetterò che mio figlio si offenda, mia cognata mi guarda già con sospetto. Ma guardare negli occhi un ragazzino e dire che non ti permetterò di offendere mio figlio, questa è un'idea, quindi non l'ho ancora provato, grazie.
Non aver paura: non è possibile rovinare.))))I bambini imparano a vivere
Dorothy Law Nolte
I bambini giocano nella sandbox, hanno molti secchi, pale, stampi diversi. Sembrano giocare insieme, costruire qualcosa, comunicare tra loro e poi noto che mio figlio ha preso la spatola che suo nipote aveva appena tenuto in mano, per la quale la picchia. Comincio a dire "Danila non c'è bisogno di litigare, prendi un'altra spatola". Entrambi ruggiscono. Cosa dovrei fare? Suggerisco di non litigare, di giocare insieme, spiego che ci sono tanti giocattoli, me ne vado, osservo, non appena qualcuno prende qualcosa l'uno dall'altro, inizia la battaglia.Se solo non fosse avida. Anche se sai? Non credo sia troppo avida. Se chiede qualcosa, lo darà Ieri è letteralmente salita nel frigorifero per le banane. Oggi siamo usciti in strada, i figli della vicina stanno camminando, lei ha chiesto una frittella, ma non vuole andare da nessuna parte per strada. sconvolto a casa e gliene portò un altro. Ha giocato con la ragazza e non ha mai litigato con lei.
Ben fatto, questa è un'abilità molto utile. Puoi metterlo in pratica?
La tua cosa personale e molto cara ti è stata tolta, l'hai ripresa dall'autore del reato. Ha risposto con un colpo: le tue azioni?
Cosa proveresti se in quel momento tua madre ti dicesse - in modo che non litighi, è meglio condividerlo subito ....Ero una ragazza molto combattiva e avrei risposto all'autore del reato allo stesso modo, ad es. colpito (Quello che ho insegnato a mio figlio, anche se penso che non sia giusto). Se la lite continua a causa di un giocattolo e né l'uno né l'altro vogliono condividerlo, allora cerco di rimuoverlo del tutto dagli occhi dei bambini finché il nipote non se ne va. E se, ad esempio, a causa del costruttore, li divido equamente e propongo di costruire qualcosa. I bambini sono seduti al tavolo a mangiare il porridge. Arriva il nonno, si siede a bere il tè, dà un piatto di salsiccia. Danil prende un tronchese, Marina ne prende un pezzo. A cui prende il piatto e allo stesso tempo cerca di colpire, raccoglie le mani piene di salsiccia. A cui gli prendono tutto, ne danno un pezzo e il piatto torna in frigorifero, penso che quel nonno abbia fatto la cosa giusta. Quindi devi tornare alla domanda, cosa proverei ... Non sarebbe carino.
Non bello!Ma comincio a pensare che siano piccoli e questo è normale.
Non aver paura: non è possibile rovinare.))))
Al contrario, è molto necessario e importante per un bambino sapere di avere una madre amorevole e gentile che, quando necessario, verrà in soccorso, ascolterà, consolerà.
Ricorda, proteggiamo le piante da forti venti, freddo e caldo, ci prendiamo cura di loro, le innaffiamo e leghiamo con cura i rami, e in cambio ci regalano bellissimi fiori.Ma dopotutto, ho scritto che stavo raccogliendo, confortando e spiegando in seguito che mio fratello lo fa perché era avida. Solo se lei stessa colpisce per prima, allora non me ne pento.
I bambini imparano a vivere
Se un bambino viene costantemente criticato, impara a condannare.
Se un bambino cresce nell'ostilità, impara l'aggressività.
Se un bambino cresce nella paura, impara ad aver paura di tutto.
Se un bambino è circondato dalla pietà, impara a dispiacersi per se stesso.
Se un bambino cresce con il ridicolo, diventa timido.
Se un bambino viene costantemente confrontato con gli altri, impara a invidiare.
Se un bambino cresce in un ambiente favorevole, impara ad essere sicuro di sé.
Se un bambino cresce nella lode, impara ad essere grato.
Se un bambino cresce in un'atmosfera di tolleranza, impara ad essere paziente.
Se un bambino cresce in un'atmosfera di approvazione, impara a piacersi.
Se un bambino cresce nel riconoscimento, impara a fissare obiettivi e raggiungerli.
Se un bambino cresce in un'atmosfera di accettazione, impara ad amare.
Se un bambino cresce nella simpatia, impara ad essere generoso.
Se un bambino cresce nell'onestà e nella giustizia, impara a distinguere tra il bene e il male.
Se un bambino cresce in un clima di fiducia, impara a credere in se stesso e negli altri.
Se un bambino è circondato dalla cordialità, sa che il mondo è un posto meraviglioso.Dorothy Law Nolte
Citazioni utili! Riscriverò per me stesso e cercherò di renderlo un motto per l'intero periodo di crescita di figli, nipoti e pronipoti.
I bambini giocano nella sandbox, hanno molti secchi, pale, stampi diversi. Sembrano giocare insieme, costruire qualcosa, comunicare tra loro e poi noto che mio figlio ha preso la spatola che suo nipote aveva appena tenuto in mano, per la quale la picchia. Comincio a dire "Danila non c'è bisogno di litigare, prendi un'altra spatola". Entrambi ruggiscono. Cosa dovrei fare?
Suggerisco di non litigare, di giocare insieme, spiego che ci sono tanti giocattoli, me ne vado, osservo, non appena qualcuno prende qualcosa l'uno dall'altro, inizia la battaglia.
Qualcosa come questo...Se solo non fosse avida. Anche se sai? Non credo sia troppo avida. Se chiede qualcosa, lo darà Ieri è letteralmente salita nel frigorifero per le banane. Oggi siamo usciti in strada, i figli della vicina stanno camminando, lei ha chiesto una frittella, ma non vuole andare da nessuna parte per strada. sconvolto a casa e gliene portò un altro. Ha giocato con la ragazza e non ha mai litigato con lei.
Beh, vedi - condivide volentieri quel "nessuno" - cibo, frittelle. Ma condividere il suo oggetto personale va oltre il potere di una bambina di 3 anni. È come dare a qualcuno il tuo occhio o la tua gamba.
Tu stesso accetti di dare il tuo occhio. solo perché qualcuno voleva giocare con lui?
Ero una ragazza molto combattiva e avrei risposto all'autore del reato allo stesso modo, ad es. colpito (Quello che ho insegnato a mio figlio, anche se penso che non sia giusto).
Come mai? Tua figlia, con le conoscenze ricevute da te, potrà difendere il suo punto di vista in una disputa, potrà raggiungere il suo obiettivo. sarà in grado di battere il record, sarà in grado di respingere lo stupratore (non portare l'Altissimo, ovviamente).
Quelli. le hai dato una conoscenza utile.
Perché non sei sicuro di questo?Se la lite continua a causa di un giocattolo e né l'uno né l'altro vogliono condividerlo, allora cerco di rimuoverlo del tutto dagli occhi dei bambini finché il nipote non se ne va.
Questo è il giocattolo di Marina?
La stai punendo perché suo nipote non sa chiedere e obbedire alla legge della giungla? In qualche modo non ha senso...E se, ad esempio, a causa del costruttore, li divido equamente e propongo di costruire qualcosa.
Tutto bene. Meglio ancora, costruisci qualcosa con loro. Quando i bambini sono appassionati del gioco, non c'è tempo per litigi e litigi.
I bambini sono seduti al tavolo a mangiare il porridge. Arriva il nonno, si siede a bere il tè, dà un piatto di salsiccia. Danil prende un tronchese, Marina ne prende un pezzo. A cui prende il piatto e allo stesso tempo cerca di colpire, raccoglie le mani piene di salsiccia. A cui gli prendono tutto, ne danno un pezzo e il piatto torna in frigorifero, penso che quel nonno abbia fatto la cosa giusta.
ma non credo...
Il nonno ha privato Marina delle salsicce, perché Danila non sa come comportarsi a tavola.
Ma l'importante è che il nonno non abbia espresso le regole per mangiare la salsiccia: il piatto è in tavola, ognuno ne prende un pezzo, dopo aver mangiato quello precedente, lo prendono tutti a turno ... Capisci cosa intendo? I bambini non hanno imparato da quello che è successo (beh, tranne che il nonno ha sempre ragione)Non bello!Ma comincio a pensare che siano piccoli e questo è normale.
Quelli. trattieni le tue emozioni, non interferire? Così?
Aggiunto ---
Traduco: "Affinché il fratello non picchi, devi dare tutto agli altri su richiesta. E fanculo i tuoi sentimenti e desideri. La cosa principale è il fratello".
Sono triste per un messaggio del genere .... E tu?
Ma in questa situazione, tua figlia ha infranto le regole.
Legge della giungla: se vuoi prendere la cosa di qualcun altro, chiedi al proprietario. In questo caso, il proprietario può rifiutare la richiesta: non è un disastro.Tua figlia l'ha preso senza chiedere, e per questo l'ha rastrellato.
Ma per qualche motivo hai iniziato a rimproverare tuo nipote (anche se questo non è affatto tuo figlio).Ho parlato con molta calma, non ho gridato né alzato la voce. Viviamo a casa nostra e la sabbiera è nel nostro cortile, in cui si può dire che i giocattoli siano comuni. Bene, se ha preso prima questa spatola, lascia che sia condizionatamente sua. Ma questo non è un motivo per colpire.
Quelli. offri ai bambini di 2 e 3 anni di risolvere da soli il conflitto. Questo significa:
1. analizzare cosa è successo
2. tracciare relazioni causali
3. trovare un risultato diverso dell'evento
4. prevedere in anticipo il suo esito (deve, a condizione, portare a una risoluzione pacifica del conflitto).
Pensi che sia in potere dei bambini, uno dei quali ha 2 anni e l'altro 3 anni?
Se tu stesso - una donna adulta - sei perso e non sai cosa fare????
Penso che la risposta sia ovvia. Allora perché mettere i bambini in condizioni pre-programmate per il fallimento. (è possibile che tua figlia stia piangendo e stia zitta, perché ha già avuto un'esperienza negativa nella risoluzione dei conflitti.)In questa situazione, la cosa più ragionevole è agire da soli. Per essere rapidamente vicino, per proteggere la figlia dai colpi del fratello, ad esempio, sostituendo la sua mano. E cerca di raccontare ai ragazzi cos'è successo. Ma per fare questo, accovacciati, in modo che la tua faccia sia all'altezza di un bambino, assicurati che il tabellone ti guardi, che ti senta: "Marina, hai preso il giocattolo di Danila senza chiedere, Danila si è arrabbiata. Marina , sai, se vuoi prendere quello di qualcun altro, devi chiedere. Dimmi la strada giusta.... Dai, ti dico: "Danila, dammi un giocattolo, per favore..." E andiamo invece offri a Danila il tuo scooter. Danila - cambierai? .. "Marin, Danila non vuole darti il giocattolo, vuole giocarci lui stesso. Sì, sei arrabbiato. Ma è il suo giocattolo. , e in quel momento disegneremo con i pastelli..."
Qualcosa come questo...Sai, sta iniziando a darmi un po' fastidio adesso.Voglio chiarire, ma se Danil fa un pasticcio, cosa dovrei fare in questa situazione? Non posso rimproverarlo, non è mio figlio. Portarlo da sua madre? E se sua madre non c'è? Reclamare con la nonna che attualmente sta sostituendo sua madre?
Cioè, tutti i giocattoli devono essere divisi, abbiamo già rimosso tutti gli estranei dalla casa e lasciato solo i nostri. Ora devo separare i nostri giocattoli dai Danilkin nella sabbiera. Sto pensando bene?
Tuo figlio non condivide? Oppure, difendendo la sua "proprietà", impreca, litiga, si offende, disonorandoti davanti ad amici e parenti? Se non riesci a gestire due bambini piccoli che non vogliono condividere i giocattoli, allora devi capire come insegnare a tuo figlio a condividere.
Quando un bambino raggiunge i 2 anni, o anche prima, i genitori iniziano a interessarsi alla domanda su come spiegare a un bambino cosa deve essere condiviso e se vale la pena farlo. Quando un bambino è ancora piccolo, non condivide ciò che gli piace: prende tutto per sé. E se non gli spieghi, perché dovrebbe cambiare il suo desiderio primario nel contrario?
Come spiegare a un bambino che è necessario condividere, perché questa è la base di tutto?
Prima che un genitore capisca come, bisogna sapere perché. Perché le persone condividono?
L'uomo è poco diverso dall'animale. E questo non è molto: la sua socialità, l'unificazione delle persone in un tutto per svilupparsi e sopravvivere tutti insieme, e quindi a ciascuno individualmente. Senza questo, la società non sarebbe stata in grado di resistere ai tempi primitivi di cibo limitato e pericoli di un predatore, non sarebbe sopravvissuta a guerre prolungate se i suoi membri all'interno del branco non condividessero tra loro il più necessario. Tale mutua garanzia ha permesso all'uomo, come una specie di debolmente sopravvissuto sul paesaggio, di espandere la popolazione da 2mila individui a 7 miliardi e di popolare l'intero pianeta.
Gli animali non condividono il cibo e quindi non possono unirsi e svilupparsi come un tutto unico, come fa l'umanità. Quindi la capacità di condividere è un'abilità fondamentale nel processo di socializzazione di un bambino, questa è la base necessaria che lo aiuterà ad adattarsi in una squadra. Questo è importante da capire quando ti chiedi come insegnare a un bambino a condividere.
La base dell'associazione è il mangiare insieme come soddisfazione dell'istinto di base primario. Tutte le relazioni sono basate sul cibo. Un tavolo comune unisce, livellando l'ostilità tra le persone, rendendole un unico NOI, in grado di resistere a problemi comuni. Sapendo che altri membri della tribù condivideranno il cibo con te, una persona prova un senso di sicurezza e protezione: questo dà forza per lo sviluppo. Ecco perché questa domanda è così importante. Prima di tutto, devi imparare a condividere il cibo. La possibilità di condividere qualcosa di diverso dal cibo è un ulteriore vantaggio che tiene insieme la relazione.
COME SPIEGARE A UN BAMBINO COSA CONDIVIDERE. QUANDO UNA PERSONA PUÒ ESSERE CHIAMATA UN UMANO
L'articolo è stato scritto utilizzando i materiali della formazione sulla psicologia dei vettori di sistema di Yuri Burlan
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La maggior parte dei genitori moderni ha ancora problemi a crescere i figli e la domanda principale dei genitori è. Dopotutto, il bambino stesso non riesce a capire cosa può fare e cosa no. Certo, i genitori si consultano principalmente con amici o parenti o cercano informazioni su Internet, ma se ci pensi, tutte quelle persone che ti consigliano qualcosa non capiscono questo problema da sole, non avendo esperienza in questo problema.
Puoi continuare ad ascoltarli, ma come puoi vedere tu stesso, questo non ti dà alcun risultato. Gli psicologi hanno scoperto i motivi e i metodi principali che ti aiuteranno a capire come spiegare correttamente i divieti a un bambino e hanno applicato questi suggerimenti ad altre famiglie. Con sorpresa degli psicologi, tutto il 100% dei genitori che hanno seguito i loro consigli ha risolto questo problema in quasi 3-4 giorni. A te la scelta, ascoltare parenti e amici che ne capiscono poco, per rispetto, o per risolvere il problema una volta per tutte.
Cosa vuoi impedire al bambino
Il primo e più importante problema sulla strada per risolvere il problema come spiegare a un bambino i divieti, sta nel fatto che i genitori stessi non capiscono cosa vietare al bambino. Probabilmente anche tu non capisci cosa vuoi dal bambino, ma stai già creando un problema che non ha senso. Calmati, prendi e scrivi tutto ciò che proibirai al bambino di fare, vedere e pensare. Questo è più efficace del semplice pensare inutile e preoccuparsi di qualcosa.
Devi agire e per questo devi capire cosa vuoi dal bambino. I divieti dovrebbero essere ragionevoli, perché ami tuo figlio e vuoi che viva una vita sana, felice e libera. È necessario scegliere quei divieti che possono danneggiare il bambino. Gli psicologi identificano i divieti più importanti e frequenti che possono danneggiare un bambino, questi sono: televisione, fumo, alcol, criminalità, furto, parole offensive, Internet, compagnie sbagliate. Questa è solo una piccola parte dell'elenco, ma ottieni le basi. Crea la tua lista riflettendo attentamente sul problema.
Il bambino non vuole ascoltare i tuoi divieti.
Un problema altrettanto comune sulla strada per risolvere la questione di come spiegare correttamente a un bambino i divieti è che il bambino semplicemente non vuole ascoltarti e continua a fare ciò che proibisci. Qui è subito dimostrato che le urla e l'applicazione fisica non aiuteranno. Abbiamo bisogno di un approccio diverso, psicologico. Poiché tutti i bambini sono diversi, devi studiare tu stesso tuo figlio o contattare uno psicologo. Ma in ogni caso, puoi semplicemente leggere l'articolo: come allevare un bambino obbediente, che ti aiuterà a risolvere il tuo problema, che ti impedisce di risolvere la domanda e il problema principale. Naturalmente, il bambino non ha bisogno di un controllo crudele e non ha senso controllare costantemente ciò che il bambino fa che è proibito. Devi imparare come spiegare correttamente al bambino, condividere la tua esperienza e mostrare con l'esempio quanto sia buono o cattivo. Le parole giocano un piccolo ruolo, ma se sono supportate da una visione in modo che il bambino stesso veda com'è, allora non avrai più bisogno di controllare il bambino, poiché lui stesso sa che questo è un male.
Come spiegare correttamente a un bambino
Prima di tutto, è necessario non solo essere in grado di farlo proibire un bambino per fare qualcosa, devi solo imparare a spiegare al bambino i divieti. Tutti possono vietare qualcosa a un bambino, ma pochi sanno raccontare, mostrare e spiegare. In effetti, tutto è semplice, devi mettere da parte 1 giorno della tua vita per tutto questo. Questa giornata sarà dedicata solo al bambino. In questa bella giornata, non è facile per te parlare costantemente di cosa è possibile e cosa no. Devi solo divertirti insieme, iniziare a fidarti, rispettarti e amarti l'un l'altro. Senza questo, la seguente conversazione non avrà senso. Determina il luogo in cui trascorrerai questa giornata insieme, decidi subito gli argomenti di conversazione, prepara il bambino a un piacevole passatempo. Tutto non dovrebbe essere molto serio e forzato.
Se il bambino non vuole, posticipare il giorno successivo. Nel processo di comunicazione con un bambino, quando hai iniziato a fidarti l'uno dell'altro, capirti e amarti, inizia una conversazione sulla vita. Chiedi al bambino cosa vuole ottenere nella vita, se ha un sogno, obiettivi, se è felice e cosa gli manca per la completa felicità. Dopodiché, suggerisci casualmente che per realizzare il suo sogno, deve rinunciare a un certo cattive abitudini, non lo stile di vita giusto e tutto ciò che è nella tua lista. Non ci crederai, ma il 100% delle famiglie di prova che hanno utilizzato questo metodo ha migliorato lo stato della famiglia proprio quel giorno, non hanno più bisogno di controllare i propri figli, perché loro stessi capiscono che questo non si può fare, poiché questo impedirà loro di realizzare i propri sogni e diventare felici.
Trascorri più tempo con la tua famiglia e i tuoi figli
Ogni famiglia ha I problemi, erano e saranno, ma per spiegare al bambino cosa non dovrebbe fare, è meglio spiegargli come vivere, se tu stesso hai esperienza. Poiché il problema non è nei bambini, ma nei genitori che non hanno ancora imparato a vivere, e inoltre hanno cattive abitudini e fanno divieti che vogliono proibire ai bambini. Se fai lo stesso, capisci che il bambino è la persona più intelligente, copia i suoi genitori e farà tutto ciò che fa il genitore. Pertanto, cambia prima te stesso, se vuoi che i tuoi figli cambino. Non ha senso insegnare a un bambino ciò in cui tu stesso sei poco esperto. Ama i tuoi figli, apprezza ogni loro errore, dai loro la possibilità di correggerlo da soli.
Trascorri più tempo con la famiglia e i bambini, se il lavoro non ti consente di farlo, allora renditi conto che il lavoro o la famiglia sono più importanti per te. Dopotutto, puoi trascorrere del tempo con la tua famiglia e lavorare, unendo l'utile al dilettevole. Tutto è nelle tue mani, la tua mente farà quello che vuoi, devi solo imparare a pensare e pensare correttamente, cosa che tutti possono fare. Se vuoi sviluppare la creatività in un bambino, il che è abbastanza semplice, leggi l'articolo: insegniamo ai bambini a disegnare, perché quando un bambino è impegnato in qualche attività, non avrà tempo per le cose brutte.
Se hai esperienza, conoscenza o hai un'opinione su questo problema e problema, scrivi i tuoi pensieri nei commenti. Se hai problemi o domande relative a questo argomento, sentiti libero di chiedere loro nei commenti.
Gli scolari moderni non sono abituati a lavorare: questo viene notato da genitori, insegnanti a scuola e psicologi. Ma sono ben consapevoli dei loro diritti e li difendono risolutamente se gli adulti iniziano a richiamarli all'ordine. Allo stesso tempo, la maggior parte degli scolari ha idee deboli sulle proprie responsabilità, anche nello studio. Non sono sicuri che la scuola e l'università saranno in grado di fornire loro le conoscenze necessarie per diventare persone di successo in futuro.
Perché sta succedendo?
In parte, questa posizione trova giustificazione: nella moderna società russa, le persone con un'istruzione superiore possono ottenere molti meno lavoratori senza prestigiosi diplomi universitari. Ciò è particolarmente acuto nel campo dell'imprenditorialità o delle grandi imprese. L'inclinazione degli stipendi oggi è enorme, quindi non sorprende più e sembra normale che molti specialisti non abbiano bisogno di una professione, vanno comunque a lavorare non nella loro specialità. Inoltre, Internet apre l'accesso a un numero così elevato di programmi e siti educativi con conoscenze specialistiche che molti studenti capiscono di poter acquisire le competenze necessarie senza insegnanti scolastici, test costanti e preparazione agli esami. I bambini vedono e notano tutto questo, il che riduce la loro fiducia nei continui rimproveri e convinzioni dei genitori che hanno bisogno di studiare bene per trovare un buon lavoro in seguito.
Insegna a sognare
A volte anche gli scolari più giovani non sanno sognare. Questo è il loro concetto di età adulta, perché per la maggior parte le persone, crescendo, smettono di indulgere in pensieri irrealizzabili. Tuttavia, questa è un'abilità molto importante per un bambino: immergendosi nei sogni, impara, inizia a vedere la sua vita futura come vorrebbe. Quindi, cerca di vedere il suo futuro, di determinarlo già in tenera età. Con questa capacità, i genitori devono lavorare con molta attenzione, sostenere le aspirazioni del bambino, sviluppare in lui il desiderio di ottenere qualcosa in questa vita. Da qui nasce il desiderio di imparare qualcosa di specifico, non per amore dei voti o delle lodi di mamma e papà, ma per se stessi. Il sogno stesso del bambino può incoraggiarlo a studiare almeno quelle materie che gli interessano, e non solo a insegnarle per una buona risposta a scuola, ma a studiarle a fondo. Più interessi simili ci sono nella vita di uno studente, più abilità, esperienza teorica e pratica accumula nelle varie discipline.
Cosa non fare
Non c'è bisogno di forzare per studiare e costringere ad andare a scuola. Se il bambino si rifiuta di farlo, può valere la pena lasciarlo a casa per un po', ma allo stesso tempo dargli un lavoro alternativo in modo che capisca che senza studiare non potrà comunque giocare o camminare tutto il giorno . Non c'è bisogno di inseguire il risultato e costringerti a ottenere solo cinque. È meglio prestare attenzione non ai voti, ma all'interesse del bambino, a ciò che gli piace particolarmente. Non è necessario confrontare i successi dello studente con altri bambini, dare l'esempio a qualcuno e rimproverare il bambino stesso per errori ed errori. Non puoi intimidirlo, umiliarlo, dire che non può fare niente.
Ciao cari lettori! Non tutti gli adulti seguono le regole. Capiamo già che in alcuni luoghi è possibile e necessario aggirarli, perseguendo interessi personali. Ma cosa fare quando si tratta di un bambino? Ne vale la pena gioire dell'obbedienza cieca e di come combattere se il bambino è quello che gli dici.
Non tutti i genitori sanno come spiegare correttamente al bambino ciò che è impossibile e da ciò derivano molti problemi. Ad alcuni bambini deve essere ricordato 15 volte che è meglio non correre sotto l'altalena, ma alla fine si fanno ancora i lividi e piangono a lungo.
Altri bambini, a causa di una seria tutela, non possono prendere una sola decisione, e quindi trascinano una madre già stanca: "Posso prendere questo giocattolo". Diventa davvero spaventoso per il futuro di questi bambini, perché cosa avranno, a scuola e poi al lavoro? Cercheranno sempre quelle persone che possono guidarli? Questo è reale.
Il problema psicologico più comune negli adulti è legato proprio a quello stabilito in tenera età.
In questo articolo, ti darò molti consigli utili che ti aiuteranno a crescere un bambino. Imparerai come aiutare il bambino e dire molto male al bastardo, e in quali casi è vitale. Bene, cominciamo.
Bisogno di ricordare
Ultimamente, per qualche motivo, la frase "bambino comodo" mi ha perseguitato. Ho iniziato spesso a sentire parlare di bambini che non urlano, non si concedono, non hanno voglia di versare acqua sul tappeto o addirittura per terra a 1 anno, disegnare su carta da parati e mostrare indipendenza nel lavorare con le pagine da colorare: “Ora la mamma verrà e mi dirà quale vestito dovrebbe essere con Biancaneve.
Molti genitori sognano un bambino perfettamente obbediente, senza nemmeno rendersi conto che tale comportamento non solo non è tipico dei bambini piccoli, ma indica anche il loro sviluppo incompleto. Un bambino o un adulto inganna per guadagno personale e questo è normale.
Nel tentativo di mettere a suo agio un bambino con divieti e istruzioni, si corre il rischio di influenzarlo e limitare le sue capacità creative. Col passare del tempo, sotto la pressione degli adulti, vengono costretti ad andarsene. Il bambino capisce che è meglio non provare nemmeno a mostrare indipendenza, perché le conseguenze saranno negative.
Se sogni un bambino che non solo sarà a suo agio, ma anche mentalmente sano e indipendente, posso consigliarti questo libro. Anna Bykova "Il segreto di una mamma pigra". Contiene molti consigli su come diventare genitori felici e, senza dimenticare la sicurezza del bambino, dargli la libertà di cui ha bisogno.
Cinque regole di divieto
La regola più importante da ricordare è che il bambino non dovrebbe avere troppi divieti. Cerca di non vietare tutto. Quindi non sarà in grado di ricordare tutti i posti dove non puoi andare o infilare le dita, e sceglierà sicuramente il più pericoloso. Cerca di proibirgli ciò che in realtà non dovrebbe essere fatto.
Ci sono cose che sono vitali per lo sviluppo di una piccola persona, ma che causano disagio agli adulti. Ad esempio, quando il bambino urla, corre, lancia giocattoli. Questa attività aiuta il bambino ad esplorare il mondo, oltre che ad essere fisicamente attivo. Non proibire al bambino ciò di cui ha bisogno.
In nessun caso non limitarti alla frase "questo è impossibile". Spiega al bambino perché o prendere quello di qualcun altro è un male. Dedica più tempo a questo argomento in modo che il cervello del bambino possa assorbire meglio le informazioni. Grazie ai chiarimenti, il tuo bambino non avrà il desiderio di "raccogliere il frutto proibito" o saltare le istruzioni nel vuoto, capirà le relazioni di causa ed effetto.
Il fatto è che in giovane età la parola "no" porta, di regola, a due conclusioni: cattivi genitori che hanno proibito qualcosa, o io sono un perdente: "Gli adulti possono giocare con il fuoco, ma io no, quindi con io che - non è giusto."
Quando proibisci qualcosa al bambino, è molto importante che la tua voce sia calma. Non essere nervoso. È fantastico se ti siedi per essere allo stesso livello con il bambino. In questo caso si passa dalla categoria di "mentore" a quella di "buon consigliere". Spiega e racconta. È meglio dedicare 20 minuti a questo argomento ora piuttosto che affrontare una ricaduta o conseguenze in seguito.
E non dimenticare che il bambino fa qualcosa per non infastidirti o renderti nervoso. Semplicemente non capisce come comportarsi correttamente. Sei un adulto e hai il sacro diritto di essere una guida per tuo figlio in questo mondo che gli è ancora sconosciuto, dipende da te quale strada sceglierà.
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